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Cronaca Campi Bisenzio

Gkn, tir di cibo dalla Coop per gli operai. Il sindaco Fossi: "Che ne sanno i fondi speculativi della solidarietà?"

Mobilitazione sempre più massiccia in solidarietà agli operai licenziati

Un tir di cibo e beni di prima necessità per sostenere i 422 operai della Gkn di Campi Bisenzio che, licenziati in tronco, presidiano la fabbrica giorno e notte da venerdì scorso. E' arrivato ieri da UniCoop Firenze e sostenterà gli operai per almeno una decina di giorni.

Ma la solidarietà e la mobilitazione per questa grande realtà industriale storica del territorio è sempre più massiccia. Oltre alla staffetta istituzionale dei sindaci, ogni giorno in fabbrica a turno i primi cittadini dell'area metropolitana, l'appoggio e il sostegno, morale ma anche e soprattutto molto concreto, arriva dai circoli Arci, dai singoli (come il contadino che ha portato casse di susine) e da varie attività economiche del territorio.

"La nostra terra è questa. Cosa ne sanno quelli dei fondi speculativi che vedono solo numeri e non persone? Nulla sanno del signore che è venuto a portare casse di susine dall’orto, di chi ha regalato acqua e cibo, dei circoli che si sono attivati immediatamente e di 'Qualità e Servizi' (la società pubblica controllata dai comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e Carmignano che eroga servizi mensa, ndr) che fornirà cibo grazie ai suoi lavoratori solidali. Della solidarietà delle istituzioni e del valore che diamo alla comunità", scrive su Facebook il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.

Gli operai: "Vite in frantumi, con un click"

Sindaco Fossi che dal primo momento è schierato senza tentennamenti al fianco degli operai e che nei giorni scorsi ha anche firmato un'ordinanza comunale che vieta ai tir di avvicinarsi alla Gkn, così da impedire alla multinazionale di 'smontare' e portare via macchinari (ce ne sono per milioni di euro) e quant'altro: "Non porteranno via nemmeno una vite". Il tir di UniCoop è stato autorizzato ad hoc.

"Faremo capire a tutti che quando si colpisce una comunità, è tutta la comunità che lotta. Ne sono orgoglioso e grato. Eccoci", scrive ancora Fossi, sommerso dalla solidarietà concretamente e anche sui social.

Domani intanto in prefettura a Firenze è previsto il tavolo di crisi, dove saranno presenti i sindacati, le Rsu (Rappresentanze sindacali unitari) e l'azienda, il fondo di investimento inglese Melrose che nel frattempo prova a respingere le accuse. "Prive di fondamento le notizie circa il presunto 'immediato licenziamento a mezzo mail'. La Società, rispettosa delle norme di legge, ha esercitato le proprie prerogative", si legge in una nota, come riportato dal Corriere Fiorentino.

Italia - Inghilterra in fabbrica con gli operai licenziati

Pochi dubitano che il licenziamento collettivo sia avvenuto fuori dalle regole, ed è per questo che ora tanti chiedono che quelle regole, italiane ma anche europee, vadano cambiate. Per lunedì 19 luglio è già stato proclamato lo sciopero generale territoriale da parte di Cgil, Cisl e Uil: la manifestazione sarà in piazza Santa Croce a Firenze.

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