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Forteto, il formaggio e le promozioni Coop: "Non le abbiamo più fatte ed abbiamo perso molto"

L'ex Presidente Palanti spiega in Commissione parlamentare le ripercussioni della vicenda giudiziaria: "Ma avevamo le spalle grosse"

La cosa di tenere "vittime e carnefici, diciamo così, separati, è stata fatta. Anche se l'ambiente è ristretto: per esempio, quando uno va allo spogliatoio passa dalla stessa parte". Lo ha detto l'ex Presidente della cooperativa "Il Forteto", Ferdinando Palanti, parlando durante l'audizione della Commissione d'inchiesta parlamentare sulla vicenda. 

Dopo gli arresti del 2011 di Rodolfo Fiesoli, il capo della comunità, quello della discontinuità con il passato e della convivenza dei denuncianti con i coinvolti nel procedimento giudiziario è stato uno dei temi delicati che ha avuto in gestione Palanti, diventato presidente nel 2015, pochi giorni prima della sentenza.

"Quando sono arrivato, - ha sottolineato - la cooperativa aveva con l'associazione il Forteto (fra cui molti rinviati a processo ndr) un contratto di comodato d'uso gratuito di alcuni immobili, dove i membri dell'associazione vivevano gratuitamente. Noi lo abbiamo trasformato in contratto di affitto", ha dichiarato.

Palanti ha anche parlato delle ripercussioni dello scandalo giudiziario sulla cooperativa: "Con la Coop facevamo le promozioni, sia per i soci sia sotto Natale o Pasqua, di formaggio: queste promozioni" da quando c'è stata la vicenda giudiziaria "non sono state più fatte e lì abbiamo perso molto. La Coop ha continuato ad acquistarci i formaggi, ma volevo evitare un'esposizione mediatica".

L'ex Presidente ha confermato "una contrazione di fatturato dovuta al mercato interno" negli anni successivi. Ed ha spiegato che durante la sua gestione il mercato estero ha superato il 50%: "Non era così prima", ha sottolineato.

"Nonostante le difficoltà che c'erano abbiamo fatto anche investimenti in quel periodo. - ha ribadito Palanti - Abbiamo rinnovato la bottega, cambiato l'immagine, aperto un luogo dove poter mangiare cose pronte, che andava abbastanza bene".

"Il Forteto non ha mai rischiato fino a che ci sono stato io il default, - ha aggiunto Palanti - però ha subito un'erosione di fatturato che alla lunga preoccupava. Abbiamo subito le conseguenze della responsabilità civile del procedimento penale. - ha proseguito - Dopo la sentenza di primo grado abbiamo deciso di mettere da parte, vado a memoria, un milione e 400 mila in riserva, dopo quella d'appello abbiamo concordato con i legali delle vittime il pagamento dei risarcimenti che abbiamo rateizzato. E questo ha portato anche un decremento delle capacità finanziarie e delle riserve". Ma "avevamo le spalle grosse. - ha concluso - Tanto che il Forteto è ancora in piedi". 

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