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Cronaca Le Cascine / Parco delle Cascine

La storia della festa del grillo

Chi ha trascorso l'infanzia a Firenze non può aver dimenticato questa festa popolare, quando il giorno dell'Ascensione si andava alle Cascine per comprare una gabbietta con dentro un grillo. Ecco come nasce un'antica tradizione, negli ultimi anni divenuta oggetto di polemiche

Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, sebbene fin dall'epoca del Granducato il popolo fiorentino era solito recarsi alle Cascine –eccezionalmente aperte al pubblico- il giorno dell’Ascensione. Una giornata di festa, dove l’avvenimento saliente era costituito dal passaggio delle carrozze granducali e delle famiglie più importanti della città. Solo in tempi più recenti la festa si celebrava con l’acquisto di una gabbietta colorata contenente un piccolo grillo, trasformandosi in uno degli eventi più attesi dai piccoli fiorentini. 

Esistono due differenti versioni sulla nascita della festa del grillo. La prima sostiene che l’evento rappresenti una vera e propria celebrazione dell’insetto canterino, considerato un portafortuna nonché simbolo della primavera stessa. Secondo altri invece la festa sarebbe nata per ridurre il numero di grilli presenti, ritenuti assolutamente nocivi e dannosi per le campagne e i raccolti.  Presentandosi in orde massicce, l’insetto invadeva le colture e costituiva una grave calamità per gli agricoltori della zona. 

Un’ipotesi avallata anche dallo storico del ‘500 Agostino Lapini, che nel suo “Diario Fiorentino” scrive: “A' dì 8 di luglio 1582, nel popolo di San Miniato a Strada (…) vi comparse tanta e sì grande quantità di grilli che divororno ogni cosa; di maniera che si comandò a parecchi populi di detto paese che andassino 'ammazzargli, e vi si ragunorno più di mille uomini (…). Morironsi detti grilli, se non tutti la maggior parte".

A partire dal 1999 il Comune di Firenze, varando un regolamento a tutela degli animali, ha vietato la vendita di grilli veri, che sono stati sostituiti con delle riproduzioni inserite nelle tradizionali casette colorate. Nell’edizione 2014 però la tradizione è stata recuperata grazie ad una deroga nel nuovo regolamento comunale di Firenze per la tutela degli animali, stabilendo l’obbligo di liberare gli insetti entro tre giorni dalla festa.

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