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Cronaca

Parco delle Cascine: torna la Festa del Grillo ma è polemica con gli animalisti

Abolita nel 1999, è stata reintrodotta con una deroga ad hoc al nuovo regolamento per la salvaguardia degli animali. E un escamotage: i grilli dovranno essere liberati entro 3 giorni dalla festa. Ma gli animalisti insorgono

A Firenze torna la festa del grillo. Torna perché era stata annullata nel 1999, a seguito dell’approvazione del regolamento animali. In quel testo, quindici anni fa, la storica manifestazione folcloristica era stata messa fuori legge, e quindi abolita, perché il grillo dentro le gabbiette colorate era sostanzialmente equiparato a maltrattamento. Ora l’evento, che tradizionalmente si svolge alle Cascine il giorno dell’Ascensione, è stato recuperato grazie ad una deroga ad hoc nel nuovo regolamento comunale di Firenze per la tutela degli animali, approvato ieri nell'ultima seduta di legislatura del Consiglio comunale.

È stato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, a presentare un emendamento al regolamento per consentire una deroga solo per quanto riguarda la festa del grillo. L'emendamento ha ricevuto il via libera, nonostante la contrarietà della proponente del regolamento stesso, l'assessore all’ambiente Caterina Biti. “È stato un inserimento di natura simbolica – ha detto Giani all’ANSA – a tutela di una festa tradizionale cittadina”. Per l’approvazione tuttavia c’è stato bisogno di un escamotage, un accorgimento a tutela degli insetti: gli animali dovranno essere liberati entro tre giorni dalla festa. “È ovvio – ha precisato l’assessore Biti – che un’amministrazione che ha fatto della biodiversità una priorità, non può pensare di fare la stessa festa del Grillo di 20 anni fa. Sarà quindi l'occasione per attualizzare questa tradizione, trasformandola in una grande opportunità per promuovere e far conoscere la biodiversità della nostra città”.

POLEMICHE ANIMALISTE – E tuttavia, la reintroduzione della festa ha fatto rumore negli ambienti animalisti. Per la Lav, la Lega anti vivisezione, si tratta di un decisione “anacronistica, incomprensibile e inaccettabile”. “La liberazione entro tre giorni dei grilli – hanno commentato dalla Lav – che sarebbe stata introdotta ieri con un subemendamento presentato dal presidente del consiglio comunale Giani e approvato anche da parte delle opposizioni con soli quattro voti contrari, non attenua affatto il nostro orrore per questa cattiva politica, incapace di farsi realmente interprete del sentimento sempre piu' diffuso ed autentico di rispetto degli animali”.

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