Cronaca

Ex Meccanotessile, 'buco nero' perenne: “Ennesima beffa e quartiere abbandonato, ci sentiamo presi in giro” / FOTO

La delusione del comitato: "Fatto poco per la nostra periferia"

Alessandro Bartolini 07 luglio 2023 07:34

"Prima la partita della biblioteca, poi l’archivio dei progetti urbanistici del Comune, quindi l’Isia e l’Indire. Alla fine l’unica cosa che sta andando avanti è la realizzazione degli alloggi di ‘housing sociale’ senza più lo studentato. È normale sentirsi presi in giro”. Leo Landini, uno coordinatori del comitato “Il Meccanotessile è dei Cittadini”, non nasconde la propria delusione per l’ennesima opportunità sfumata per la riqualificazione dell’area di Rifredi, un buco nero che “resiste” da 45 anni.

Insufficienti i tre milioni, due dal ministero dell’Università e uno dalla Regione, ottenuti nel 2014 per completare il progetto e così, inevitabile, il dietrofront. “La presidente dell’Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, ndr) Rosa Maria Di Giorgi ci aveva detto qualche mese fa che stava facendo di tutto per trovare ulteriori risorse, ma la cifra era troppo alta per le loro possibilità. Il dietrofront ci ha un po’ spiazzato, soprattutto resta l’amarezza perché del progetto del 2010, bello con servizi per i cittadini e ottenuto dopo tante lotte, è rimasto ben poco. E come quartiere ci sentiamo abbandonati”.

“Quando saltarono prima la biblioteca poi l’archivio e ci fu prospettata l’ipotesi Isia e Indire (Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa, ndr) - ricorda -. Eravamo un po’ preoccupati, perché questa è una zona che ha già una densità abitativa ‘bestiale’ e dove non ci sono parcheggi; avremmo preferito dei servizi al territorio. Ma alla fine trattandosi comunque di due istituti prestigiosi ci eravamo ‘convinti’. E invece ad oggi ci ritroviamo con la sola certezza dell’housing sociale, con cinquanta appartamenti (alloggi volano, ndr) e si presume 150 persone e ancora senza servizi”.

Il futuro

Un mese e mezzo fa è stato approvato il progetto definitivo per la sistemazione dell’area esterna con un ulteriore stanziamento di 440mila euro. “Abbiamo chiesto un incontro all’amministrazione comunale per avere notizie sui lavori di riqualificazione già deliberati e finanziati: doveva esserci a inizio giugno, siamo sempre in attesa. Con la vicesindaca Bettini c’è comunque un buon rapporto fin dal 2015 quando era assessora all’ambiente e venimmo a conoscenza del progetto Isia, quindi siamo certi che, come ci ha detto, appena avrà elementi certi risponderà”, aggiunge Landini.

Al posto dell’Isia, secondo le indiscrezioni della stampa “supportate” anche dalla presidente Isia ed ex assessora alla cultura di Palazzo Vecchio, potrebbe arrivare l’Università: “L’Ateneo non ha grosse difficoltà di spesa, il progetto è praticamente pronto: perché no? Però ormai siamo abituati a prendere con le pinze le dichiarazioni che vengono fatte. Non vorremmo fosse soltanto altro chiacchiericcio pre elettorale”.

“Purtroppo - sottolinea - questa amministrazione, nei due mandati, ha fatto poco per la nostra periferia: i luoghi abbandonati così come il disagio aumentano, con tutto quello che ne consegue. Il degrado nasce dalle situazioni incancrenite negli anni”.

Centro città: l'altro buco nero abbandonato

Il tema del futuro del Meccanotessile sarà portato in consiglio comunale lunedì prossimo con un question time di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra progetto comune: “Dal 2022 a oggi abbiamo ben presente le risposte ricevute: ‘Tutto a posto. Isia e Indire avranno sede all’ex Meccanotessile’. Ecco quanto valgono le garanzie di chi governa la città? Dal fallimento dell’esperienza avviata dall’amministrazione, può nascere un’opportunità. Riaprire il dialogo e avviare un percorso di partecipazione affinché quell’area possa essere un polo di aggregazione e centro di servizi alla cittadinanza. L’amministrazione comunale avrà l’umiltà di farlo? O perseguirà con la presunzione che ha imposto in questi anni?”.