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Il comitato No comando Nato né a Firenze né altrove è sceso in piazza per manifestare contro il comando a Rovezzano nell’ex caserma Predieri. Il presidio si è trasformato in un corteo davanti alla caserma, per poi raggiungere l’ultima rotonda di via Aretina, per accendere i riflettori sul rischio che Firenze diventi bersaglio nel clima di tensioni internazionali.

Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune: “Noi sappiamo che nel 2024 le guerre si comandano a distanza. Avere un comando Nato qui non significa avere più aerei o carrarmati. Abbiamo avuto fuorvianti rassicurazioni. Abbiamo fatto un accesso agli atti e ci è stato detto che non avevamo documenti. Sapere che qui non ci saranno impianti missilistici, non è un elemento di non rischio, perché comunque comandare le guerre a distanza significa avere qui un centro nevralgico di questa escalation militare”. Alessandro Orsetti, comitato No comando Nato né a Firenze né altrove: “In caso di conflitto, di missioni anche all’estero, il comando Nato è un punto nevralgico, un bersaglio per attacchi terroristici. Ci mette a rischio perché è vicino al centro abitato”.