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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Toscana arancione, Giani non ci sta: "Decisione ingiusta e immotivata, dai dati siamo gialli"

Il presidente della Regione si appella direttamente a Conte e Speranza: "Cabina di regia si riunisca di nuovo, le altre regioni messe peggio di noi eppure sono in giallo"

Una decisione "ingiusta e immotivata". Una "disparità di trattamento" rispetto ad altre regioni inaccettabile. No, Eugenio Giani la permanenza della Toscana in zona arancione, decisa ieri dal ministero della sanità in base alla relazione della cabina di regia, non l'ha presa per nulla bene.

Pressato dalla valanga social che fin da ieri sera ha iniziato a protestare contro la decisione (dalle categorie economiche fino alla politica, a partire dal consigliere regionale Stefano Scaramelli che ha duramente attaccato Conte: "Non lo stimo per nulla"), il presidente della Regione questa mattina ha espresso la sua posizione con un video di circa 8 minuti postato su Facebook intorno a mezzogiorno.

Un vero e proprio "appello formale al ministro della sanità e al presidente del consiglio", come l'ha chiamato lo stesso Giani durante la diretta.

"Voglio dirvi che ritengo la decisione ingiusta e immotivata", parte Giani. "Non rende merito al lavoro fatto, soprattutto dai toscani con i loro comportamenti, e dalle istituzioni".

"Le mie considerazioni - sottolinea poi Giani -, nascono dai dati che abbiamo. 574 contagiati oggi. Da lunedì ad oggi la media è stata di  circa 500 al giorno in Toscana. Se confrontato con altre regioni, è uno dei minor livelli di contagio in questo momento. Conseguentemente si viene a creare una dsipartità di trattamento fra regioni che in zona gialla ci sono da molto tempo. Una di quelle è arrivata ad una media (negli ultimi giorni, ndr) vicina a 4mila contagi al giorno e noi con una media di 500 restiamo in zona arancione".

Quest'ultimo riferimento, anche se non lo nomina, è chiaramente al Veneto. Ma tutti sanno che il numero di contagi di per sé conta poco, conta semmai la percentuale di positivi in relazione ai tamponi fatti, che è in Veneto è parecchio bassa. "I tamponi del Veneto non sono confrontabili con quelli delle altre regioni", ripete del resto il presidente del Veneto Zaia a più riprese.

E Giani lo sa. Infatti prosegue. "Non vi sono solo contagi (il loro numero, ndr). Anche negli ospedali abbiamo nemmeno 1.500 posti occupati tra ordinari e terapie intensive. Eravamo arrivati a toccare 2.200 posti occupati, con contagi arrivati a 2.700 in un solo giorno".

E' aumentato, prosegue il presidente della Toscana, anche "il numero di tamponi, oggi 16mila. Per le terapie intensive siamo scesi dalle 297 di alcune settimane fa ai 250 posti occupati di oggi. Mi sento di segnalare un'ingiustizia, perché i dati riportano di per sé a condizioni di zona gialla", prosegue Giani.

Poi ricorda i 191 posti Covid inaugurati nell'ex Creaf di Prato, gli altri 150 che sempre lì sorgeranno, altri 150 ancora a Lucca, e altro ancora, "che allegeriranno la pressione sugli ospedali, che quindi potranno svolgere altre attività sanitarie".

Poi sottolinea "dati superiori nelle regioni che ci circondano. Liguria, Umbria, Lazio, Marche, Emilia Romagna" e come "la Toscana sia arrivata al 100% di tracciamento".

"Allora perché la Toscana resta arancione? Perché si è voluti essere rigidi sul principio di 3 settimane di permanenza in zona rossa e di 14 giorni in zona arancione (la Toscana è arancione dal 6 dicembre, ndr). Ma l'ultimo Dpcm, quello del 3 dicembre, consente di poter tornare anche prima in zona gialla. Lo stesso Dpcm consente alla cabina di regia di riunirsi più di una volta alla settimana, non solo il venerdì quindi, questo il mio appello a ministro della sanità e presidente del consiglio, si faccia riunire la cabina di regia già lunedì o martedì cosicché la Toscana possa tornare gialla già a metà settimana e non debba aspettare fino a domenica" 20 dicembre.

Perché, conculde Gian, "l'obiettivo è essere giusti ed equi ed evitare disparità di trattamento che rendono incomprensibili alcuni provvedimenti". L'appello sarà raccolto? Lo vedremo presto.

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