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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica / Bagno a Ripoli

Convegno su Shoah e genocidio a Gaza per il Giorno della memoria: bufera sull’Anpi di Bagno a Ripoli

Insorgono Comunità ebraica, il console onorario Carrai, l’associazione Italia-Israele e il sindaco Casini. E anche l’Anpi provinciale prende le distanze

Un convegno sulla Shoah e il genocidio in corso a Gaza, messi insieme, accomunati proprio per il 27 gennaio, Giorno della memoria. È bufera sulla iniziativa organizzata  al circolo dell’Antella dalla sezione dell’Anpi di Bagno a Ripoli con Assopace Palestina dal titolo “Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti -Oggi il genocidio del popolo palestinese da parte dello stato di Israele”, a cui parteciperanno fra gli altri l'imam di Firenze Izzedin Elzir e Biel Murar della comunità palestinese di Firenze e Toscana.

Un accostamento che ha provocato numerose polemiche, a cominciare dalla Comunità ebraica di Firenze, passando per il console onorario Marco Carrai fino all’associazione di Amicizia Italia-Israele. Fino ad arrivare all’Anpi provinciale che prende le distanze dall’iniziativa.

“No alla creazione di inesistenti paralleli, così si rivaluta il fascismo”

La Comunità ebraica di Firenze e Siena ha subito espresso il proprio sconcerto: “Dispiace ricordare a chi dovrebbe, per proprio statuto, avere a cuore la memoria della barbarie fascista, che il 27 gennaio è una legge dello stato istituita proprio per riflettere sui crimini del fascismo italiano e la complicità con il nazismo”, scrive condannando la scelta dell’Anpi. Il tentativo “di creare inesistenti paralleli fra lo sterminio che il nostro Paese ha contribuito a compiere, ottant'anni fa, di ebrei, Rom e Sinti, disabili, omosessuali e oppositori politici, e il conflitto che oggi insanguina dolorosamente il Medio Oriente ha un unico scopo e un unico risultato: annacquare la memoria delle responsabilità fasciste, creare alibi alla già fragile memoria italiana, allontanare la responsabilità della nostra società, che invece vanno ribadite e comprese, studiate per evitarne il ripetersi”.

Per la Comunità ebraica si svilisce il lavoro  di ventidue anni di Giorni della memoria in Italia e la sezione Anpi ripolese “viene a mancare al suo compito istituzionale e alla sua nobile vocazione, associandosi alle mille voci dei revisionisti di oggi, accodandosi alla marea montante di chi tende a riabilitare, rivalutare, giustificare il fascismo". 

“Le istituzioni si schierino contro questo sfregio alla memoria”

“Stupore e sconcerto” sono ribaditi in una nota da Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. “Il rammarico si fa ancora più pesante leggendo che uno degli organizzatori è la sezione locale dell'Anpi. Vorrei ricordare che mentre la brigata ebraica era al fianco della resistenza italiana nella lotta all’antifascismo il Gran Mufti di Gerusalemme era alleato di Hitler in Palestina e persecutore degli ebrei. Solo come memoria storica visto che di questo stiamo parlando. Spero che tutte le istituzioni prendano una netta e chiara posizione contro questo ulteriore sfregio alla memoria e al popolo ebraico”.

“Il fatto più grave è la partecipazione dell’imam”

Emanuele Cocollini, presidente Associazione Italia-Israele Firenze, si dichiara “non stupito” dal comportamento dell’Anpi: “Il vero fatto grave è che all'evento a intervenire sia proprio l'imam Izzedin Elzir, nel giorno in cui come leader religioso avrebbe il dovere di pregare per quanti furono vittime della follia nazista, e non certo di difendere chi oggi paga le conseguenze di un’aggressione figlia della stessa follia: quella di sognare di poter annientare un intero popolo”.

Per Kishore Bombaci dell’Associazione fiorentina Amici di Israele, “mischiare quell’evento con la guerra di Gaza denota quanto meno ignoranza rispetto alla storia e rispetto al presente, oltre a essere una strumentalizzazione orrenda della tragedia del popolo ebraico. Stupisce ma non troppo, che tale prospettiva venga assunta dall’Anpi che probabilmente dimentica (o fa finta di dimenticare) che fu la Shoah ad essere un vero e proprio genocidio. Usare questa parola – come fanno anche gli organizzatori dell’evento di Bagno a Ripoli – a sproposito, mistifica la realtà asservendola a una narrazione propagandistica faziosa e di natura antiebraica che contrasta radicalmente con lo spirito del 27 gennaio”.

“Una provocazione che fa male alle vittime e non supporta la causa palestinese”

“Da sempre riconosciamo e supportiamo il grande lavoro svolto da Anpi Bagno a Ripoli per promuovere sul territorio, a partire dalle scuole, i valori della Resistenza e i principi dell’antifascismo e della democrazia. Siamo tutti dell’Anpi. Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo con la sezione locale di Anpi, per l’iniziativa - da cui anche l’Anpi provinciale fiorentina ha preso le distanze - promossa proprio nel Giorno della Memoria, che tenta di accostare l’Olocausto e la guerra Israele-Hamas. Un accostamento che purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa e soprattutto lede il ricordo delle vittime della Shoah, non contribuendo certamente a supportare la causa del popolo palestinese”,  le parole del sindaco Francesco Casini, a cui aggiunge l’auspicio che l’Anpi “capisca l’errore commesso e possa tornare sui suoi passi e che la Giornata della memoria, il prossimo 27 gennaio, sia per tutti un giorno di riflessione e non di scontro”.

“In parte della sinistra c’è una subcultura antisemita”

Il senatore fiorentino di Fdi Paolo Marcheschi va giù duro: “Un evento che, fin dalla dicitura del tema scelto, avvilisce per l'accostamento fra il passato ed il presente, è sconcertante e gravissima e conferma, purtroppo, che una parte della sinistra porta ancora avanti un pensiero ed è caratterizzata da una certa subcultura antisemita. Ed un evento come quello previsto ne è un'ulteriore legittimazione. Lo sterminio del popolo ebraico e l’attuale lotta contro i terroristi di Hamas sono imparagonabili, lo ribadiamo con forza, sia sul piano storico che su quello di un percorso democratico. Confidiamo che un incontro simile non abbia luogo e che la Giornata della memoria sia, ovunque, un momento di rispetto, riflessione e ricordo di milioni di innocenti sterminati”.

L’Anpi provinciale si smarca: “Shoah unica nella sua disumanità”

 L’Anpi provinciale con la presidente Vania Bagni prende le distanze dal convegno di Bagno a Ripoli: “L’Anpi - scrive sui social - ha da sempre ha la massima cura memoriale e la massima consapevolezza dell'attualità del dramma delle persecuzioni razziali nate dal fascismo e dal nazionalsocialismo. Sappiamo bene quanto quel germe covi tutt’ora, in forme esplicite ed implicite. “Riconosciamo con nettezza l'unicità disumana della Shoah. Nell'avvicinarsi del Giorno della Memoria riconosciamo in particolare il pericolo di sminuirne il significato. Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione. La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito.Il nome ed il simbolo dell'Anpi non possono essere associati ad altra posizione che non sia questa. È la nostra posizione di sempre”.

Screenshot Anpi-3

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