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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dentro la caserma "abbandonata" dei Lupi di Toscana: ecco come rinascerà l'area

I lavori nell’area a cavallo tra i due comuni potrebbero cominciare nel 2017. Il costo stimato per l’intervento oscilla tra 60 e 80 milioni di euro

Un’area vastissima, inutilizzata dal 2008 quando venne ammainata la bandiera dei Lupi di Toscana, che nel dal 2017 potrebbe cominciare a risorgere. L’area, 33mila metri quadri di caserma, a cui si aggiungono 20mila metri quadri di superfici di aree di atterraggio nel comune di Firenze e altri 19mila nel comune di Scandicci, è stata visitata questa mattina dall’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra, al Patrimonio Federico Gianassi, dal presidente della commissione urbanistica Leonardo Bieber assieme al presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e il vice sindaco di Scandicci Andrea Giorgi. 

Il sopralluogo è servito per far sapere cosa accadrà all’area a cavallo tra i due comuni. Questo dopo che Ministero della Difesa e Demanio hanno ceduto la caserma Gonzaga, a titolo gratuito, per destinarla all’housing sociale per almeno il 60 per cento. Sebbene ancora su questo punto, l’offerta di alloggi e servizi abitativi, non siano state studiate le modalità. 

Quello che è certo è che la palazzina principale, quella della facciata, dovrà necessariamente essere recuperata perché sottoposta a vincolo. Questo non toglie che numerose strutture presenti possano invece venir abbattute: il piano di sviluppo lascerebbe spazio a una possibilità di ampliamento fino a oltre 50mila metri cubi.

“Un’operazione tra due comuni che riguarda patrimonio e urbanistica - ha spiegato l’assessore Perra -.  In questo momento c’è un percorso partecipativo che inizia, finanziato dalla Regione Toscana e seguito dal presidente Dormentoni,  per seguire indicazioni dall’area e dai cittadini che ci consentiranno di attivare la fase successiva”. L’ipotesi è quella di terminare il percorso all’inizio del prossimo anno. 
“Da quel momento cominciano due fasi: un concorso per la progettazione planivolumetrica, con l’impostazione seguita a Roma per il Flaminio (città della scienza e un’area residenziale molto vasta), che durerà 4/5 mesi. Ci faremo mandare le proposte, su questo selezioneremo il vincitore. Secondo punto: l’avvio della variante in Consiglio comunale. Auspichiamo l’adozione nel novembre 2016, per andare in approvazione nella primavera 2017. Terminata la fase progettuale ci sarà il bando”. 

Sui costi non ci sono ancora certezza ma stime: “E’ un intervento – ha precisato l’assessore - che oscilla tra i 60 e 80 milioni di euro. Difficilmente immaginabile che si possano reperire tutte queste risorse nei due anni nei due comuni. Per questo andrà costruito un procedimento che preveda che la gestione delle attività  dia anche le risorse necessarie per poterlo costruire”. E una data indicativa per l’avvio dei cantieri: “Se rispettassimo questo scadenziario potremmo arriva a ottobre 2017 a iniziare i lavori”.   
Sul percorso partecipato, che verrà realizzato con video-interviste a cittadini, laboratori nelle scuole, focus group (a imprenditori, cittadini e associazioni),  si è espresso anche il presidente del Q4: “Sentiremo anche i proprietari delle aree circostanti visto che l’area di trasformazione interesserà ben oltre l’area della caserma: saranno circa 450metri quadrati di territorio, in gran parte privati, che potrebbe essere interessati dagli atterraggi previsti dal regolamento urbanistico”.

Per il momento verranno effettuati i rilevi e verrà aumentato il monitoraggio dell’area visto che per anni ha sofferto di uno forte stato di degrado e incuria: “Incrementeremo l’attività di guardiania – ha detto Gianassi - sebbene non abbiamo situazioni particolari di criticità”. 
I rappresentanti dei due comuni hanno precisato di voler lavorare insieme. In un qualche modo una necessità visto che nel 2012 il piano urbanistico del Comune di Scandicci aveva ipotizzato che i circa 19 mila metri quadrati di superficie di loro competenza fossero destinati a una struttura alberghiera (12mila metri quadri) e 6mila a uso residenziale. Scandicci, sebbene al momento sia un’ipotesi, dovrebbe variare quanto stabilito: “E’ un percorso importante per un’area di pregio con funzioni pubbliche come per l’ospedale e la tramvia – ha chiarito il vice sindaco Giorgi - e quindi può essere un’occasione per riqualificare un’area che necessità di recupero”. Adesso che l’edilizia residenziale sarebbe portata avanti dal comune di Firenze, quello di Scandicci potrebbe integrarsi nel progetto portando avanti spazi per funzioni pubbliche o di supporto alla residenza. 
 

Sopralluogo alla caserma Lupi di Toscana

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