rotate-mobile
Cronaca

Case popolari, la bolletta dell'acqua con l'affitto. Non paghi? E io ti sfratto

Protesta degli inquilini di fronte agli uffici di Casa spa. La bolletta dell'acqua si paga con l'affitto, ma a far paura è lo spettro dello sfratto

Di bollette così, giurano, non ne avevano mai viste. “Seicento euro di acqua, come faccio a pagarla? Non li guadagno in un mese”. E'questo il commento che riassume l'umore di molti degli inquilini delle case popolari di Firenze che, questa mattina, hanno protestato di fronte agli uffici di Casa Spa chiedendo spiegazioni.

Perchè la questione non è solo economica: i conguagli per le bollette non pagate adesso arrivano assieme all'affitto – un po' come avviene per il canone Rai nella bolletta della corrente - cosa che può portare facilmente una persona, o un nucleo familiare, a trovarsi in condizioni di morosità, vedendo così avvicinarsi a rapide falcate lo spettro più temuto, quello dello sfratto. Sono due quindi le questioni di fondo, le bollette giudicate astronomiche ed il doppio filo che lega la morosità ad un possibile sfratto. Proprio su questi temi è avvenuto l'incontro fra Luca Toscano, rappresentante del Movimento di Lotta per la Casa, e Luca Talluri, presidente di Casa Spa. L'incontro si è svolto a porte chiuso, al suo termine è proprio Luca Toscano, non esattamente soddisfatto, a fare il punto della situazione con inquilini e stampa.

“Abbiamo presentato tre questioni a Casa Spa, la prima riguardante la verifica dei consumi, a seguito di queste bollette esagerate dell'acqua. Su questo, ovviamente, non potevano che dire sì. Più problematici gli altri due punti, ovvero lo stop ai conguagli in bolletta – chiedendo di fatto di pagare 400/500 euro oltre all'affitto – a persone che evidentemente hanno problemi a pagarle e che hanno morosità incolpevoli. Se non si paga la prima volta, non si pagherà neanche la seconda, che arriva per giunta, col conguaglio. Su questo, in maniera anche molto arrogante, il presidente di Casa Spa ha provato a ridurre tutto alla verifica dei consumi, col solito discorso che “i poveri sono furbi perchè non pagano”. Su questo non abbiamo avuto una garanzia, ma è un tema che deve essere affrontato anche da Comune e Regione. Non si può ridurre tutto ai singoli casi, questo è un problema sociale, con gli stipendi di oggi non si possono pagare i canoni per le case popolari.”

C'è poi una terza questione che viene sollevata dagli inquilini e dal Movimento: la mancata applicazione dell'art.30, comma 4, della Legge Regionale del 2015 che recita: “nessuna decadenza, nessun procedimento di sfratto e nessuna applicazione di penali, more ed interessi per gli inquilini morosi sul pagamento dei canoni di affitto e delle quote per i servizi nei casi in cui la morosità causata è da stato di disoccupazione, da malattia di alcuno dei componenti del nucleo familiare o da altre gravi situazioni personali o familiari relative allo stesso.”

Insomma, non si paga se non si hanno i soldi. “Ci è stato risposto che l'articolo è già applicato – conclude Toscano – ma deve essere comunicato dai servizi sociali, che non lo fanno. Su questo, dovremo insistere.”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Case popolari, la bolletta dell'acqua con l'affitto. Non paghi? E io ti sfratto

FirenzeToday è in caricamento