"C'è un'emergenza abitativa in tutto il Paese, è questo il problema. Certo, le occupazioni abusive sono sempre illegali e non vanno giustificate. Però queste situazioni, a volte, sono collegate proprio all'emergenza abitativa". In questo senso "un Paese che non è in grado di garantire il diritto alla casa non è degno di chiamarsi civile". Lo sottolinea il sindaco Dario Nardella dopo le due nuove occupazioni di ieri a Firenze. "Il diritto alla casa si può garantire nell'ambito della legalità con i fondi appropriati. Purtroppo, nel 2023 è stato tagliato il fondo per gli aiuti agli affitti: ben 360 milioni". Così, nei giorni in cui sono iniziati i lavori sulla nuova manovra, "chiediamo che si ripristini lo stesso fondo previsto nel 2022. Anche se sarebbe importante portarlo ad almeno 500 milioni, visto che si sta parlando della necessità di dare alle famiglie strumenti per affrontare il caro affitti, l'inflazione e quant'altro". Inoltre, prosegue, "è necessario rifinanziare la legge sul patrimonio abitativo popolare, che da qualche anno non è più finanziata: ci sono zero euro". Di contro, "come Comune abbiamo lanciato un piano ambizioso per restaurare e rifunzionalizzare ben 500 appartamenti. Sui primi 100 stiamo già lavorando e li finiremo entro il prossimo giugno, ma con risorse della Regione e nostre. Non abbiamo un euro dallo Stato per poter intervenire sull'edilizia popolare da ripristinare", però "oggi a Firenze abbiamo 800 alloggi non assegnabili". (Agenzia Dire)