Trasporti, su gara unica attacca Asstra: "Lotto regionale è troppo grande"

"È incoraggiante che si terrà la gara. La Toscana esce dalla lunga fase di transizione che deve portare questo comparto a crescere da una parte coi contributi pubblici, dall'altra parte con un'offerta diversa. Immaginando anche un'integrazione ferro-gomma a cui teniamo molto". Lo afferma il presidente toscano di Confservizi-Cispel, Alfredo De Girolamo presentando, in conferenza stampa, il convegno nazionale del 20-21 novembre a Siena sul trasporto pubblico locale. A tal proposito, De Girolamo elogia lo sforzo della Regione che ha proceduto in direzione della gara unica per l'affidamento del servizio per i prossimi 9 anni. Tuttavia, con un avvertimento.

"A differenza degli altri servizi, questo comparto non vive di tariffa se non in modo molto marginale. E i cittadini non possono vedere la loro tariffa caricata ancora di più- specifica-. Quindi, ci vuole un combinato da una parte di concorrenza nel mercato e di gare e nello stesso tempo immaginiamo che questo comparto con la gara e il contributo nazionale possa fare un salto di qualità". Passando al lato delle richieste, De Girolamo sollecita un mix di "contributi e incentivi che siano concretamente misurabili e, al tempo stesso, l'ammodernamento del parco bus". Da questo punto di vista, l'apprezzamento va verso la legge di stabilità che attribuisce al settore un contributo di 500 milioni di euro, definiti "una boccata d'ossigeno".

ASSTRA –  Se per il Cispel è necessario che la gara unica non sfoci in un aumento dei biglietti, Asstra (l'associazione nazionale che riunisce le aziende del comparto) prende le distanze dall'esperienza toscana. Non tanto per la messa a gara del servizio, ma per quel che riguarda le dimensioni geografiche della gara stessa: "Ci vogliamo confrontare col governo- afferma il presidente Massimo Roncucci-. Vogliamo che si faccia chiarezza sui lotti di gara sugli ambiti di programmazione. Il bacino di gara, come dice nel suo rapporto Cottarelli, oltre un certo limite non dà economie di scala, perché i nostri costi sono condizionati dalle velocità commerciali, che sono molto alte, e dai livelli di produttività interna, che sono bassi. Servono lotti più piccoli, perché quelli grandi sono di difficile gestione. Non significa questo negare la necessità di processi di integrazione- prova a chiarire Roncucci- ma devono essere legati a dei veri piani industriali. Il modello europeo, del resto, prevede grandi player per lotti piccoli. In Italia sta accadendo il contrario".

In relazione alla gara regionale per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale "siamo preoccupati per quello che succederà a gennaio, perché la gara avrà comunque un periodo di espletamento non breve. Il governatore Rossi ha preso impegni a confermare le risorse per il Tpl in questo periodo transitorio. A livello nazionale non ci sono invece certezze. Vogliamo capire se la Regione è in grado di garantire le risorse anche per questa fase". Lo afferma, a margine di una conferenza stampa, il presidente di Asstra Massimo Roncucci. "È anche una gara molto difficile per gli operatori perché è  molto ampia- prosegue-. In questo periodo abbiamo gare per il tpl in Friuli, Toscana e Campania. Sono tre gare con normative non proprio identiche. In quest'ottica diventa fondamentale il ruolo della nuova autorità nazionale sui trasporti che dovrebbe iniziare a fare dei capitoli tipo per usare gli stessi criteri in questo tipo di gare. Il 16 gennaio, il presidente Andrea Camanzi ha detto che farà uscire queste direttive". In merito allo svolgimento della gara "non sappiamo ufficialmente chi sono gli otto soggetti che hanno presentato un'offerta, ma pensiamo che ci siano i gruppi Arriva, Ratp, Mobit, National Express". (Agenzia Dire)