Sedici anni senza Oriana. Nardella: "Donna libera da ricordare e rispettare"
Nell'anniversario della scomparsa della grande giornalista. il sindaco: "Le sue parole, sempre attuali, risuonano ancora oggi, come se la sua voce non si fosse mai spenta. Saremmo curiosi di leggere le sue riflessioni sulla guerra in Ucraina"
"Le sue parole, sempre attuali, risuonano ancora oggi, come se la sua voce non si fosse mai spenta. Saremmo curiosi di leggere le sue riflessioni, mai banali per quanto divisive, che avrebbe avuto sulla guerra in Ucraina e sulla politica nazionale". Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella nella videorubrica Anci "Accadde in città" dedicata all'anniversario della scomparsa (15 settembre 2006) di Oriana Fallaci, una tra le figure più importanti e celebrate del giornalismo italiano.
"Giovane staffetta partigiana e figlia di un antifascista convinto, ha mosso i primi passi da giornalista, poi inviata speciale e penna di punta che dalla trincea ha raccontato le guerre, per poi intervistare i grandi della terra. Firenze non è una città facile - prosegue Nardella - ma ha un cuore grande che tiene insieme passato monumentale, aspirazioni contemporanee e una ricerca costante di identità forte con una vocazione internazionale marcata. E' la città di Giorgio la Pira del dialogo interreligioso, del Social Forum che Fallaci tanto osteggiò".
E il sindaco conclude: "E' stata una donna libera legata alla sua città da un amore assoluto. Le persone libere non possono essere incasellate in posizioni ideologiche o strumentali, ma vanno rispettate e ricordate con grande sensibilità".
