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Cronaca Il Lippi / Via de Perfetti Ricasoli

Dopo gli incendi, accampati da mesi nel sottopasso. La Lega chiede di "radere al suolo tutto"

Una quindicina di persone con materassi e giacigli di fortuna, un residente: “Il problema è lo sporco, non la sicurezza”

Una decina di materassi in terra, teli appesi per separare un giaciglio dall’altro e tanti panni stesi alle transenne ad asciugare, qualche fornelletto, carrelli della spesa e anche due passeggini buttati in un angolo.

A distanza di tre mesi dall’ultimo incendio dell’ex mobilificio Becagli, resiste l’accampamento di fortuna di via Perfetti Ricasoli, lungo un breve tratto della ciclabile sotto il ponte ferroviario all’incrocio con viale XI Agosto, ‘occupato’ in primis da chi prima aveva trovato rifugio nell’area di via Fanfani, dall’altra parte della strada a nemmeno un chilometro di distanza. Difficile sapere quanti siano, perché all’ora di pranzo non c’è nessuno.

“Vanno via la mattina, immagino in centro a Firenze e tornano la sera - dice Antonio, residente nei palazzi di fronte -. Saranno una quindicina di persone, non so se ci siano dei bambini perché non li ho visti ma di sicuro ci sono dei passeggini”.

"Radere al suolo"

La presenza dell’accampamento abusivo è stata più volte segnalata anche in Palazzo Vecchio, prima da Fratelli d’Italia con il capogruppo Alessandro Draghi e adesso con l’omologo leghista, Federico Bussolin, che ha annunciato un’interrogazione invitando senza mezzi termini l’amministrazione “a radere al suolo tutto”, in omaggio alle ruspe di salviniana memoria.

“Non è certo un bel vedere - riprende Antonio - specialmente la sera verso le otto, perché si mettono a fare i loro bisogni là all’angolo (indicando l’incrocio con via Famiglia Benini, ndr) sul marciapiede o in strada e c’è un gran puzzo, oltre allo sporco. È quello secondo me il problema, non tanto la sicurezza. Ci sono pure le telecamere, ma nessuno interviene. Forse stavano meglio al mobilificio, erano anche più riparati… All’inizio, subito dopo il rogo, alcuni si erano accampati nei giardini, poi si sono spostati”.

Materiale e persone aumentano

E il loro numero è via via aumentato, così come il materiale ammassato nel sottopasso, da cui transitano poche bici e ancor meno persone. “In realtà dipende dagli orari. Io comunque non ho mai sentito di qualcuno minacciato o aggredito. Nei giorni scorsi ad esempio ci sono state alcune auto scassinate in zona, ma si fa presto a dire ‘sono stati gli zingari’ (la maggior parte degli ‘occupanti’ è di origine rom, ndr); qua però ci sono anche diverse bande di ragazzini che danno problemi. Inoltre sarebbero poco furbi a rubare proprio davanti a dove stanno. Poco più avanti - aggiunge - ci sono altre persone, straniere ma non rom, che hanno trovato un rifugio abusivo in un terreno abbandonato, tagliando una recinzione. Loro sono lì da tempo e credo ci resteranno ancora per un bel po’, questi immagino saranno allontanati quando ripartiranno i lavori per la ciclabile. O forse se ne andranno da soli quando farà più freddo, in cerca di un posto più riparato”.

Le condizioni allucinanti dentro l'ex fabbrica bruciata / FOTO - VIDEO

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FOTO - 'Accampamento' abusivo accanto alla pista ciclabile

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