rotate-mobile
Cronaca

Unifi: addio all’abbonamento studentesco per i mezzi pubblici

Udu: “Siamo sconvolti, diritto alla mobilità è parte integrante del diritto allo studio”

Non solo caro posti letto e aumento del costo della mensa. Quest’anno gli universitari dell’Ateneo fiorentino dovranno fare a meno anche dell’abbonamento studentesco ai mezzi pubblici che costava 48 euro. La convenzione scadrà il prossimo settembre, non è stata rinnovata e il servizio cesserà definitivamente. A denunciarlo è l’Unione degli Universitari che si dice “sconvolta dall’inadempienza degli attori che non sono stati in grado di trovare un accordo”. 
“Il diritto alla mobilità è parte integrante del diritto allo studio - rivendicano - Per questo motivo, in qualità di sindacato studentesco, metteremo in campo le forze necessarie affinché si ponga rimedio a questo enorme e definitivo errore commesso dagli attori politici della città”.

L’Udu chiama in causa anzitutto Autolinee Toscane, “ha messo in croce Università, Regione, Ardsu e Comune imponendo un nuovo calcolo del prezzo per ogni abbonamento studentesco e aumentandone le cifre”. Infatti l’accordo avrebbe dovuto cessare il 21 luglio proprio per mancanza di fondi, stanziati poi a inizio giugno, per un totale di 1,5 milioni (500mila euro a testa da giunte Giani e Nardella, altrettanti dall’Università).

Ma le critiche del sindacato non risparmiano le istituzioni: “Il Comune di Firenze ormai pare aver volontariamente dimenticato la comunità studentesca universitaria. Nello specifico dell’abbonamento, negli anni si è limitato a coprire i costi delle tratte della tramvia, senza voler entrare nel merito delle tratte su ruota”, oltre ad aver escluso gli universitari dall’iniziativa dell’abbonamento gratuito che partirà nelle prossime settimane. Mentre la Regione, aggiungono, “ha commesso l’errore di stipulare un Tpl regionale a delle condizioni impossibili da rispettare sia dal punto di vista della qualità del servizio che delle condizioni di lavoro”, infine l’Università, “che non è stata in grado di far valere il proprio peso nella discussione. Si tratta di un Ateneo con più di 50mila iscritti e iscritte che quotidianamente partecipano alla vita cittadina”.

A fianco degli universitari si schiera il Movimento consumatori Toscana che parla di “scelta scellerata che incide negativamente sul diritto allo studio e si aggiunge ad altri aumenti che gli studenti e le famiglie dovranno sostenere”. “Come Movimento Consumatori Toscana invitiamo chi di competenza a rivedere queste scelte - l’appello contenuto in una nota - Il  diritto allo studio non si garantisce con le chiacchiere, ma con i fatti. I fatti attualmente dicono che sempre meno studenti potranno frequentare tranquillamente l’università perché le istituzioni, invece di tutelarli, contribuiscono ad accentuare le diseguaglianze”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unifi: addio all’abbonamento studentesco per i mezzi pubblici

FirenzeToday è in caricamento