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A Firenze sale la febbre da Juve, Montella: "I che si fa sabato?"

Montella ha plasmato una squadra che è in corsa per il terzo posto. Antonio Conte, al secondo anno sulla panchina della Juventus, va a caccia dello scudetto-bis

Vincenzo Montella alla vigilia della trasferta di Torino contro la Juventus, la partita da sempre più sentita dai tifosi viola, non si nasconde: "È vero che negli ultimi tempi si è acuita la rivalità tra Juve e Fiorentina anche a livello dirigenziale, ma noi dobbiamo mantenere tutto dentro una rivalità solo sportiva, che dobbiamo trasformare in energia positiva e non in arroganza. Questa è una sfida importante ma non dimentichiamoci che è sempre e solo una gara di calcio".

"Ci siamo preparati bene - ha continuato il tecnico viola - Certo che per provare a battere la Juve dovremo mettere in campo tutte le nostre caratteristiche, stando molto attenti ma senza snaturarle, bisognerebbe essere perfetti". Infine, sulla sfida Jovetic-Vucinic. "Mi auguro che Stevan domani sia più decisivo del suo avversario. Di sicuro, e lo dico a tutta la mia squadra, non dobbiamo ancorarci alla grande prova fatta all'andata con la Juve".

"Tutti i tifosi mi chiedono 'I che si fa sabato?'. Sarà necessario mettere in campo tutte le qualità che abbiamo perchè ci troviamo di fronte una formazione molto forte", dice Montella, convinto che «la rivalità, anche se sana e stimolante, debba fermarsi al livello sportivo. Si tratta comunque di una partita di calcio", dice il tecnico, che dribbla le domande più scontate: "Io mai alla Juve? Non mi piace prendermi simpatie con i tifosi dicendo cose scontate".

Meglio pensaer al campo e a replicare la prestazione che, nella gara di andata, ha consentito alla Fiorentina di mettere in difficoltà i bianconeri nel match terminato 0-0. "Dobbiamo mettere in campo le nostre caratteristiche. La Juve sa esprimere grande continuità anche nei 90 minuti: vincere è sempre difficile, riuscirci contro una squadra del genere lo è ancora di più. È importante mantenere l'equilibrio nella preparazione della partita, altrimenti rischiamo di arrivare scarichi al calcio d'inizio - prosegue -. Mi auguro che la gara di andata non diventi un rischio e non finisca per penalizzarci: se non diamo tutto, andiamo incontro ad una figuraccia".

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