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Empoli, perché lo 0 in classifica non deve spaventare: ecco dove la squadra può e deve migliorare

Nonostante l'avvio non positivo, condannare la squadra di Zanetti è sbagliato: ecco perché

Tre partite, tre sconfitte, zero gol segnati, zero punti e ultimo posto in classifica. E' vero, la stagione dell'Empoli è cominciata come peggio non poteva. I numeri preoccupano i tifosi, ma vedere tutto nero è sbagliato così come condannare già la squadra di Paolo Zanetti alla retrocessione. La sosta infatti può aiutare a lavorare su alcuni punti che devono e possono essere migliorati. In primis a favore degli azzurri c'è il tempo. Vero che 3 sconfitte nelle prime 3 giornate non rappresentano una buona partenza, ma è anche vero che ci sono a disposizione ben 105 punti, quindi la calma deve fare da padrona. 

C'è poi un altro punto da analizzare, che lo stesso Pietro Accardi in conferenza stampa ha sottolineato, ovvero che il mercato ha condizionato pesantemente l'inizio di stagione. L'Empoli è stata una delle squadre di Serie A che ha fatto più operazioni: in entrata sono ben 10 gli acquisti, escludendo i ritorni di Cambiaghi, Destro, Marin e Grassi. Di queste operazioni molte sono state fatte negli ultimi dieci giorni di mercato. Questo per dire che solo da qualche giorno Zanetti ha a disposizione la squadra al completo, e quindi può utilizzare questa sosta come una sorta di mini ritiro per amalgamare al meglio la squadra e capire su chi puntare. A questo aspetto si lega quello del cambio modulo. Dal 4-2-3-1 si è passati ad un 4-3-3, motivo per il quale sono cambiate anche le strategie di mercato. 

Nonostante la sconfitta con la Juventus, qualche segnale positivo il nuovo schieramento tattico lo ha dato. Innanzitutto si è vista una manovra più fluida e una maggiore facilità nel saltare le linee avversarie e portare palla in avanti, oltre ad una maggiore solidità difensiva se si pensa che il primo gol della Juve è arrivato su una mischia in area, e il secondo a tempo quasi scaduto. Analizziamo poi i singoli. Nelle prime due giornate sulla sinistra la scelta di Cacace si è rivelata sbagliata: sostituire Parisi non è di certo un compito facile, anzi, forse è impossibile, ma il terzino neozelandese in queste prime uscite è sembrato in difficoltà. Al contrario Pezzella è stato uno dei più propositivi nell'ultima sfida contro i bianconeri, e può essere la scelta giusta per provare a rimpiazzare il classe 2000 andato alla Fiorentina.

A centrocampo Maleh ha cominciato male, ma anche in questo caso è sbagliato giudicare dalla partita di domenica il centrocampista marocchino, che è stato buttato nella mischia dopo due giorni dal suo arrivo. Ricordiamo che al Venezia proprio con Zanetti è stato uno dei giocatori migliori per puntare alla storica promozione in Serie A, e quindi col lavoro potrà certamente dare il suo apporto. Anche Fazzini, nonostante la gara non positiva contro la Juve, ha dimostrato comunque di essere più a suo agio nel 4-3-3. Un giocatore che davanti a sé ha un grande margine di crescita e che anche in termini di reti può sicuramente dare il suo contributo.

Infine c'è da analizzare la questione attacco. Zero gol segnati non sono di certo un bel segnale. Anche qui però si può migliorare. Caputo, se servito maggiormente, può dire ancora la sua nonostante i 36 anni di età. Anche l'operazione Destro non può ancora essere giudicata negativamente. L'attaccante ex Genoa è entrato bene con la Juve, creando l'occasione più importante degli azzurri, con un tiro dal limite dell'area che per poco non sorprendeva Perin. Segnali incoraggianti: come ha detto Zanetti, se Destro starà bene, potrà essere un'importante risorsa da utilizzare. E Cambiaghi e Baldanzi non sono quelli visti finora. Il giocatore in prestito dall'Atalanta ha dimostrato l'anno scorso di essere un giocatore che può mettere in difficoltà qualunque difesa grazie alla sua esplosività e alla sua velocità, mentre Baldanzi sta probabilmente pagando ancora le pressioni derivate dalle mille voci di mercato che lo hanno visto protagonista. Giocando con la mente libera, il numero 35 azzurro tornerà ad essere determinante, anche col 4-3-3, perché la qualità del giocatore non si discute. Insomma, la preoccupazione dei tifosi è comprensibile, ma dare già la squadra per morta è sbagliato. Il calendario di certo non aiuterà Paolo Zanetti e i suoi ragazzi: al ritorno dalla sosta ci saranno da affrontare Roma ed Inter. Già dall'atteggiamento però sarà possibile capire se queste due settimane saranno state utili per lavorare su questi punti e cominciare in ritardo la scalata verso la terza salvezza consecutiva.

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