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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Sanità, spuntano i prepensionamenti dei dirigenti invece dei superticket

L'idea è emersa nel vertice di maggioranza. Sel e Lastri invece propongono di aumentare l'Irpef

All'affannosa ricerca di una exit strategy al super-ticket per le cure in ospedale. Lo scenario di divisione nella maggioranza, con una fronda di consiglieri del Pd capitanati da Marco Ruggeri e Daniela Lastri e i 'no' di Sel e Comunisti Italiani, non sembrano aver scosso troppo il governatore della Toscana, Enrico Rossi. Non almeno, al punto dall'ingranare la retromarcia rispetto all'idea originaria divulgata con un blitz televisivo su Skytg24, domenica scorsa, di far piangere anche i ricchi applicando sui redditi sopra i 50.000 euro una tariffa superiore ai 1.000 euro per gli interventi chirurgici.

E' vero, un'apertura c'e' stata alle istanze dei malpancisti al vertice del governatore con i consiglieri regionali del centrosinistra tenutosi ieri sera. "Prendo atto delle vostre contrarieta' e vi dico che potrei anche rinunciare", e' stato il succo del ragionamento iniziale del governatore, stimolato dai siluri contro la strategia di far pagare le cure ospedaliere lanciati dai consiglieri di Sel, Mauro Romanelli e dei Comunisti Italiani, Paolo Marini. Sul finire dell'incontro, attorno alla mezzanotte, il presidente della Regione pero' e' tornato a far valere le sue ragioni. In realta' fra il Rossi 1 e il Rossi 2 i partecipanti hanno colto un segnale: "I super ticket diventeranno l'ultima ratio per gestire i tagli da Roma alle Regioni". E la via d'uscita potrebbe essere piu' vicina di quanto si possa immaginare.

Una plausibile soluzione, emersa ieri sera, riguarderebbe il prepensionamento di dirigenti sanitari e personale amministrativo, collegandolo alle finestre aperte dalla legge Fornero. L'eventualita', del resto, era stata palesata dallo stesso assessore con delega alla Presidenza, Vittorio Bugli, in Consiglio regionale nell'atto di presentazione del documento d'accompagnamento alla legge finanziaria.

Quanto possa valere in campo sanitario una tornata di prepensionamenti non e' stato ancora dato saperlo. Fermo restando il delta ballerino del taglio alle casse regionali (da un minimo di 280 milioni a un massimo di 400) le cifre non hanno tenuto banco fra il governatore, l'assessore al Diritto alla Salute e gli esponenti del centrosinistra convenuti a palazzo Strozzi Sacrati. Del resto, fa notare il presidente della commissione Sanita', Marco Remaschi (Pd) "oggi, nessuno di noi e' in grado di capire quante risorse sono necessarie. Anche a livello nazionale non sappiamo il riflesso che avra' la manovra". Un argomento che fa guadagnare tempo a Enrico Rossi per ritrovare la quadra in seno al suo frastagliato schieramento.

La rilevanza politica e anche ideologica del tema, tuttavia, fa si' che stavolta sara' difficile far valere lo schema delle geometrie variabili della maggioranza, sulla falsariga di quanto accaduto con l'approvazione definita del Pit e per il via libera al Toscanellum. Il soccorso bianco e azzurrino e' un'ipotesi che non viene presa in considerazione.

"Non puo' esserne fatta una questione di coscienza o di etica politica, ma e' di sostanza- aggiunge Remaschi alla 'Dire'-. Una volta capito il modo e la forma con i quali si andra' avanti ognuno si assumera' le proprie responsabilita'". Il fronte dei dissidenti, ad ogni modo non sembra scoraggiarsi. L'esponente di Sel, Romanelli invita ad aprire una trattativa col governo contro i tagli lineari verso le Regioni e se proprio dovesse rendersi necessario far fronte ad un dimagrimento dei trasferimenti per la Toscana, allora meglio usare la leva della fiscalita' generale. In altre parole, alzare l'addizionale Irpef: "Prima di applicare in maniera zelante la finanziaria Renzi - Barbara D'Urso- nota sarcasticamente Romanelli- vediamo le carte eppoi facciamo un po' di battaglia. Se non cambia nulla prima di tutto dovremmo dire che e' uno scandalo se Renzi resta fermo su questa posizione prepotente e autoritaria. Mentre- arriva al cuore della sua controproposta Romanelli- sul bilancio regionale si puo' intervenire su altre cose, penso ad un sacco di contributi che diamo a giro a vari Comuni, per interventi della Regione su problemi minuscoli del territorio. Inoltre in merito all'addizionale Irpef potremmo chiedere qualcosa in piu' per gli scaglioni superiori ai 75 mila euro".

Su questo punto sembra potersi produrre una saldatura fra Sel e l'ala sinistra del Partito Democratico: "Se proprio occorre agire ad ogni costo, meglio guardare all'Irpef- conferma alla 'Dire' la consigliera dem, Daniela Lastri-. Diversamente, far pagare le cure e andare nella direzione di un'americanizzazione della sanita' sarebbe un errore clamoroso". (Agenzia Dire)

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