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La Firenze-Pisa-Livorno potrebbe diventare un’autostrada

Secondo l'assessore alle infrastrutture Ceccobao dopo i molti lavori autostradali l'Autopalio e la FI-PI-LI potrebbe risentirne. In elaborazione gli studi di prefattibilità, sconosciuto l'ipotetico pedaggio

Giunge a sorpresa la notizia che la superstrada FI-PI-LI possa diventare un’autostrada a pedaggio. Questo però è quello che sta valutando la Giunta regionale attraverso un’opera di cartolarizzazione con cui adeguare l’infrastruttura esistente. Nel caso le modifiche fossero attuabili verrà predisposto un tavolo per l’aggiornamento del Piano regionale della mobilità e della logistica. La questione è emersa grazie ad un’interrogazione del consigliere Pd, Pier Paolo Tognocchi, in merito “all’ipotesi di introduzione di un pedaggio sulla strada di grande comunicazione FI-PI-LI”.

L’assessore regionale alle infrastrutture Ceccobao dal canto suo ha spiegato che i previsti lavori per la Tirrenica, la E 78, la terza corsia per la A1 e la A11 “possono produrre una condizione critica per la Siena-Firenze e la Firenze-Pisa-Livorno” e per questo vanno considerate le possibili soluzioni.
 L’assessore ha inoltre spiegato che per la Fi-Pi-Li sono stati consegnati gli studi di prefattibilità per approfondire la possibilità di un adeguamento a tipologia autostradale e uno studio dei flussi di traffico con la stima dei ricavi da tariffazione.

Tognocchi, che chiedeva “di conoscere come la Giunta intenda tenere di conto delle legittime valutazioni fatte da molte amministrazioni locali che, relativamente all’ipotesi introduzione di un pedaggio sulla strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li, hanno la necessità di considerare la natura non solo commerciale e turistica della strada, ma anche il suo carattere locale”, “per avere notizie circa lo studio di fattibilità commissionato” e “sull’opportunità di valutare un aggiornamento del Piano Regionale della Mobilità e della Logistica” si è detto parzialmente soddisfatto della risposta di Ceccobao, perché a suo parere è prioritaria la definizione degli obiettivi. “Se andiamo a toccare un’arteria di traffico che serve anche in buona parte il traffico dei residenti e dei pendolari – ha detto Tognocchi – questo non può sfuggire a una programmazione complessiva, che riguardi lo sviluppo di mobilità pubblica su gomma e su rotaia”.
 

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