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Sesto, il Cispel avverte Falchi: "Impossibile stop a inceneritore"

Il presidente:"La nuova amministrazione non potrà bloccare tale iter senza incorrere in aspetti economici e legali importanti"

Arriva il primo grattacapo per il neo sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. E non da poco, visto che riguarda il futuro termovalorizzatore di Case Passerini, impianto al centro della sua campagna elettorale. Poco meno di una settimana fa, Falchi aveva rimarcato il suo "no" all'inceneritore schierandosi sulla linea dei rifiuti zero con l'intenzione, già dalle prime riunioni di giunta, di chiedere l'annullamento "delle decisioni prese nella conferenza dei servizi dell'agosto 2014". Un "no" secco all'inceneritore che però si scontra con quanto spiegato oggi dall'associazione regionale delle imprese di servizio pubblico che gestiscono servizi a rilevanza economica (Confservizi Cispel Toscana). Tra cui appunto quello di igiene ambientale. 

L'iter autorizzativo dell'inceneritore di Case Passerini - ha spiegato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, durante la relazione che ha aperto i lavori sul rapporto sui servizi pubblici locali in Toscana - "è ormai definitivo". La nuova amministrazione "non potrà bloccare tale iter senza incorrere in aspetti economici e legali importanti". Il neo sindaco Lorenzo Falchi "deve quindi fare i conti con la realtà". 

Il voto, che consegna a Falchi una vittoria "netta", ha "una caratteristica molto locale ed è legato alle dinamiche interne del Pd, è lì il motivo della sconfitta". Ma anche al nodo inceneritore, tanto che "per una serie di circostanze il voto si è trasformato in un referendum sì o no al termovalorizzatore, sollecitando le manifestazioni di interessi non sempre argomentati come quelli di alcuni medici".

Detto questo però, ha continuato De Girolamo, Falchi "si troverà nella impossibilità di mantenere la promessa, quella di bloccare l'impianto, e dovrà fare ragionevolmente i conti con la realtà,non solo legale e formale".

Anche perchè "l'impianto è necessario e indispensabile alla comunità dell'Ato centro, fornisce tutte le garanzie ambientali e sanitarie e non ha alternative". Si tratta della stessa "impostazione ricordata dallo stesso assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni. E' bene ricordare - ha concluso - che si tratta di un impianto frutto di una discussione pubblica e di una pianificazione che va avanti da almeno 15 anni. Ed ha superato il vaglio della Vis, della Via,di una gara e dell'approvazione dei piani di settore".
 

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