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Enrico Rossi: “Chi è nel Pd non vada alla Leopolda"

Il presidente della Regione: “E' l'evento di un altro partito, attenzione alla 'scissione a rate' di Renzi”

“Invito tutti coloro che la pensano come me, non pochi a sinistra per la verità, a entrare nel Pd, a prendere la tessera, e a disertare se possono la Leopolda perché quello è un altro partito, dichiaratamente espresso". Lo ha detto oggi Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a margine di un incontro stampa, come riporta l'agenzia AskaNews.

"Gli altri se ci vanno li rispetto lo stesso, non c'è nessun problema - ha aggiunto Rossi - ma è l'evento di un altro partito, e non ci vado. Chi vuole andarci per vedere è per me rispettabilissimo, come chi non ci va. Questa corsa a definire chi va e chi non va mi sembra che sia come quello che diceva 'mi si vede di più se ci vado o se non ci vado?'", ha aggiunto Rossi.

Poi una personale analisi sulla strategia dell'ex segretario del Pd ed ex presidente del consiglio, fuoriuscito dai dem con la fondazione del nuovo partito 'ItaliaViva'.

"Renzi sta costruendo il suo partito: secondo me bisogna stare attenti ad una 'scissione a rate', perché questa è la sua abile mossa, quella di non rompere in un colpo, ma di rompere a colpi, di portar via, di drenare forze al Partito Democratico", ha proseguito il presidente della Regione Toscana.

"Renzi fa il suo, e anche noi dovremmo fare il nostro. Il Pd dovrebbe definire meglio, come ho detto molte volte, il suo profilo politico-culturale, la sua identità. Io sono ancora convinto che le idealità di fondo del socialismo siano fondanti di un partito di sinistra: sono uscito (ai tempi di Renzi segretario, quando confluì in Mpd-Articolo 1, ndr) e ho sbagliato. Sono rientrato, e dentro questo partitodirò queste cose finché questo partito mi ci tiene", ha concluso Rossi.

E a proposito di Renzi, stasera alle 22:50 su Raiuno l'ex rottamatore sfiderà Matteo Salvini in un duello tv a Porta a Porta, confronto moderato da Bruno Vespa.

Una bella vetrina per entrambi: il primo Matteo in vista della Leopolda che inizia venerdì, il secondo per avere una ribalta mediatica nazionale (ne ha molte meno da quando non è più ministro) e lanciare la manifestazione indetta dalla Lega per questo sabato a Roma.

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