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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Renzi lancia la versione virtuale dei cento luoghi: le assemblea si trasferiscono sul web

Il 28 settembre è, storicamente, il giorno dei 100 luoghi, secondo il sindaco "il simbolo dell'azione di governo cittadino". La formula tuttavia ha stancato, per questo la svolta web con le discussioni aperte fino al 6 ottobre

C’era una volta i 100 luoghi: cento pezzi di Firenze, altrettanti spazi di discussione. Palazzo Vecchio, le Oblate, le piazze della pedonalizzazione, ma anche l’Oltrarno, l’ex Meccanotessile, la Manifattura Tabacchi. E poi le piazze, i parcheggi interrati, i parchi per bambini e gli spazi verdi. La Firenze come era, nel 2009, la Firenze come dovrebbe essere nel 2014. O almeno coma la vorrebbe il sindaco, Matteo Renzi. Che, a pochi mesi dalla fine della legislatura, con le primarie per la segreteria del Pd alle porte e con la finestra di palazzo Chigi sempre aperta è obbligato a scegliere: ricandidarsi alla guida di Palazzo Vecchio e trasferirsi in pianta stabile a Roma. Per adesso, la linea intrapresa è quella che racconta di un doppio incarico: “Sindaco e segretario? Chi l’ha detto che non si può fare”. Poi però ci sarà da fare i conti con l’agenda del numero uno del Partito democratico. La sentenza, e quindi la scelta, si avrà più avanti, a cavallo tra la fine e l’inizio del nuovo anno.

C’erano i 100 luoghi, dicevamo. Ci sono ancora ribatte Renzi: “Li considero oggettivamente il simbolo dell’azione di governo e del cambiamento della citta, anche se sono sempre convinto che si debba fare di più”. Insomma, più che il cambiamento vero e proprio – che si è già visto in alcuni casi, che si vedrà in seguito in altri, che non si vedrà per niente perché l’idea è caduta nel vuoto – un percorso da seguire. Secondo la filosofia del Rottamatore, la strada della buona politica: assemblea cittadine, dibattiti, magari percorsi partecipati – “come alla Cure, che per adesso non abbiamo fatto nulla ma almeno abbiamo messo d’accordo tutti” – ed infine la scelta, la sintesi, che comunque spetta all’amministrazione, comprese le scelte impopolari (a volte incomprensibili). Avanti così, a volte è andata bene, a volte il dibattito ha preso fuoco.

Il progetto – i 100 luoghi – ‘è vivo e lotta insieme a noi’. Anche se qualcuno cominciava a dimenticarsene. Per questo forse questo 28 settembre, quello del 2013, è passato in sordina. Un po’ per via dei Mondiali di ciclismo, polemiche comprese. Un po’ perché a Firenze il 28 settembre, è passato di moda. Questo stesso giorno di tre anni fa, in 10mila affollarono le 100 assemblee organizzate dal comune. Un poi’ meno nel 2011, fino al crollo di presenze dello scorso anno.

Che la formula abbia stancato? Che in molti si siano disinteressati alla specifica filosofia politica? Può darsi. Per questo il Comune di Firenze, sindaco Renzi in testa, hanno deciso di cambiare formula: quest’anno i cento luoghi passano al virtuale. Dal portale web del Comune di Firenze  (https://www.comune.fi.it/opencms/opencms/citta_firenze/100luoghi.html) si potrà accedere alla pagina dedicata; cento le discussioni aperte dal 28 settembre al 6 ottobre. Ogni area tematica, corredata da risultati ottenuti, quelli in corso, i progetti in discussione, sarà curata da un moderatore. Un dibattito online aperto. Unica prerogativa, il linguaggio: si alla critica, no alle offese (altrimenti scatterà la tenaglia del moderatore).

RENZI - “Si tratta di un’operazione di democrazia partecipata e partecipativa – ha sottolineato Renzi – che non ha eguali in Italia. Un percorso di trasparenza totale con l’obiettivo non è convincere nessuno. Certo noi – ha continuato – ci mettiamo la faccia perché ci sentiamo forti di quel che abbiamo fatto. Non c’è trucco non c’è inganno. Io non vi nascondo nulla, però voi – i cittadini – fatevi sentire. E del resto libertà è partecipazione”.

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