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Dopo il flop elettorale: Pd toscano verso nuova dirigenza

Verso lo scontro tra il sindaco di Campi Fossi e quello di San Casciano

Dopo la brutta performance elettorale del Pd toscano alle ultime amministrative (perdendo Pisa, Massa e Siena) sabato si è tenuta l'assemblea regionale che ha dato le linee guida per andare verso il nuovo congresso regionale.

Decade anche la reggenza collegiale a cinque faticosamente nominata a fine marzo (il segretario metropolitano del Pd fiorentino Marco Recati, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, il capogruppo in Consiglio regionale toscano Leonardo Marras, e due della minoranza Pd Valerio Fabiani dalla Val di Cornia - per la mozione Orlando - e Adalgisa Mazza - per la mozione Emiliano).

La prossima settimana la direzione regionale approverà il regolamento e gli 11 nomi della commissione per il congresso. Ieri è stato anche presentato un documento di 22 pagine, una base comune per chi si candiderà al congresso, prima bozza di un confronto con partiti, associazioni e forze sociali, verso le prossime urne regionali, tenendo conto anche del percorso 'Un patto per il governo della Toscana' già avviato dal gruppo Pd in consiglio regionale.

"Il partito ha bisogno di una guida legittimata da un congresso vero - ha detto alla Nazione Marco Recati, portavoce della reggenza a cinque - le ultime sconfitte sono state nette e un rilancio forte richiede una discussione approfondita. C'è molto da fare per recuperare".

Ed è già scontro fra renziani e non: i primi puntano su Massimiliano Pescini, l'attuale sindaco di San Casciano, gli orlandiani spingono per Emiliano Fossi, il sindaco di Campi unico vincitore degli ultimi ballottaggi elettorali.

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