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Nardella contro il governo: “'Pace fiscale'? E' un condono, premia i disonesti”

Il sindaco: “Colpisce gli onesti, devastante sul piano economico e culturale”. E sul Pd: “Non siamo spacciati, ma rinnoviamoci”

Non si placano le polemiche sulla cosiddetta 'pace fiscale', l'ipotesi cioè avanzata dal governo, soprattutto da parte della Lega e del ministro dell'interno Matteo Salvini, di permettere ai cittadini che hanno una serie di tipologie di debiti con lo Stato (fino ad un milione di euro secondo le ultimi ipotesi) di 'risolvere la questione' pagando un'aliquota del 6%, del 10% o del 25% del totale dovuto.

Sulla vicenda è tornato anche il sindaco Dario Nardella, ospite questa mattina alla trasmissione Omnibus su La7. “Ne parlano con questa bella parolina di 'pace fiscale', ma in realtà è un condono fiscale tombale, sbagliato e molto pericoloso. L'ipotesi di fare pagare il 6 o il 10% di quella che è stata l'evasione fiscale è devastante sul piano economico e culturale, colpisce le famiglie oneste che hanno fatto sforzi per pagare le tasse e premia furbi e disonesti”, dice Nardella.

“Accanto a questo, non si parla più di contrasto all'evasione fiscale, che può portare ad avere quelle risorse che oggi non ci sono”, aggiunge il sindaco. In studio anche il deputato dei 5 Stelle Emilio Carelli, che sul punto converge con il sindaco.

“Noi siamo nettamente contrari a qualsiasi condono fiscale. Ho letto anche io ipotesi di 'pace fiscale', chiamata con questo eufemismo. La tentazione c'è, non da parte dei 5 Stelle ma da parte della Lega, per portare a casa risorse utili nella legge di bilancio. Io sono nettamente contrario”, dice senza mezzi termini Carelli, testimoniando ancora una volta che sulla proposta di Salvini nel Movimento i malumori sono tanti.

Il dibattito si è spostato poi sui 49 milioni di euro che la Lega è stata condannata a ripagare allo Stato, in quanto rimborsi di soldi pubblici ottenuti in passato dal partito e per i giudici utilizzati in maniera fraudolenta e illegittima.

Il fatto di poterli ripagare a rate nei prossimi 80 anni (600mila euro l'anno, come deciso nell'accordo tra la procura di Genova e gli avvocati della Lega) “è un trattamento di favore per 49 milioni indebitamente acquisiti, una possibilità che non viene concessa a nessun altro cittadino”, l'attacco di Nardella.

Poi ancora sulle divisioni tra M5S e Lega, alleati di governo. “A Firenze i 5 Stelle sono contro l'ampliamento dell'aeroporto e contro il tunnel Tav, la Lega è favorevole, sono divisi su tutto”, le parole del sindaco, che poi conclude con una riflessione sul futuro del Pd.

“In passato il centrodestra sembrava suonato come un pugile, compresa la Lega, po si sono rialzati. Mi viene da dire 'non dire gatto se non ce l'hai nel sacco'”, dice Nardella. “Il Pd non è spacciato, serve tempo, che non significa perdere tempo. Il punto non è fare il congresso ma come farlo. Basta con rese dei conti e scontri personalistici, apriamo il confronto su idee e proposte. Basta con il tentativo della classe dirigente che mette al centro la volontà di protrarre se stessa invece che un ricambio forte. Mostriamo l'esempio - conclude Nardella -, di come a livello locale affrontiamo i problemi dei cittadini”.

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