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Orlandini (Italia Sovrana e Popolare): “Tornare alla Costituzione del '48, giustizia sociale solo se usciamo dall'euro”

E' candidato alla Camera a Firenze: “Salario minimo, sovranità monetaria e stop alle imposizioni della finanza internazionale. Con neoliberismo diseguaglianze aumentate a dismisura”

Massimo Orlandini, medico, 53 anni, è il candidato alla Camera di Italia Sovrana e Popolare al collegio uninominale 7, quello di Firenze.

Isp è una lista che mette insieme quindici realtà, a partire da Partito Comunista di Rizzo, fino a Riconquistare l'Italia, Ancora Italia e Azione Civica dell'ex magistrato Antonio Ingroia. Olrlandini è candidato in quota Ancora Italia. Tra le priorità di Isp il “ritorno alla sovranità nazionale”, ancorato alla Costituzione del '48, e l'uscita da euro, Unione Europea e Nato.

Orlandini, Italia Sovrana e Popolare mette insieme quindici soggetti diversi. Durerà oltre le elezioni?

“Sì, perché abbiamo un progetto comune. In parlamento ne avvieremo la realizzazione e resteremo insieme fino alla sua realizzazione”.

E cosa prevede tale progetto?

“Ritorno alla sovranità nazionale, fondata sulla Costituzione del 1948, nazionalizzazione dei settori strategici, a partire dall'energia. Uscita da euro, Unione Europea e Nato”.

'Tornare alla Costituzione', si legge anche nel vostro simbolo. Come?

“Innanzi tutto stop ai Dpcm e alle leggi in contrasto con la Costituzione che abbiamo visto in questi anni, a cominciare dalla violazione di libertà di scelta e diritto di cura, libertà di movimento, diritti a lavoro e istruzione. Per non parlare del fatto che nella Carta è scritto che l’Italia ripudia la guerra. Credo basti per dire che bisogna tornare alla Costituzione”.

Chiaramente si riferisce alla gestione della pandemia

“Tutti gli anni ci sono pandemie, forme virali influenzali più o meno gravi. E qualunque infezione, pur banale, se non curata può portare a complicazioni gravi e fatali. Avremmo dovuto lasciar lavorare i medici del territorio, non congelarli con i protocolli 'vigile attesa e paracetamolo'. Il Covid doveva essere trattato con cure domiciliari. Non avremmo avuto niente di diverso rispetto alle solite influenze”.

Davvero pensa che sia stata una 'dittatura sanitaria', come si legge nel vostro programma?

“Non trovo altra definizione per una situazione in cui si costringe una popolazione a comportamenti illogici e scientificamente sbagliati, con la somministrazione di una terapia genica in fase di sperimentazione”.

Anche voi contrari alla campagna di vaccinazione anti Covid

“Non è stata una campagna di vaccinazione, ma un obbligo, diretto o tramite ricatto, che ha costretto a sottoporsi ad una sperimentazione, senza informazioni su rischi e benefici. Oggi decine di pubblicazioni scientifiche dimostrano l’inefficacia sul Covid e l’esistenza di vari tipi di reazioni avverse, anche gravi”.

Contrari anche al green pass

“Ovvio. E' stato un ricatto, come ai tempi del fascismo. Senza tessera verde niente diritto al lavoro, all'istruzione. Nemmeno la visita di un proprio caro in Rsa o un viaggio”.

Torniamo all'uscita dall'euro. Con il ritorno alla lira l'Italia sarebbe più forte?

“Con il neoliberismo le disuguaglianze sono cresciute a dismisura. Negli anni ’70 la differenza di stipendio fra un operaio ed un manager era di 1 a 7. Oggi è 1 a 2mila. Possiamo mettere in campo politiche di giustizia sociale solo svincolandoci dalla finanza internazionale, tornando alla sovranità monetaria, a battere moneta, rifondendo la Banca d’Italia con il Tesoro e non facendoci più ricattare dai mercati finanziari. E lo Stato deve essere datore di lavoro e assicurarlo a tutti”.

Siete 'sovranisti' di sinistra?

“Siamo di sinistra e di destra, insieme contro una deriva economica e sociale che porta alla rovina. Siamo per la supremazia della sovranità nazionale su quella comunitaria.”

Altre forze, dal Pci ad Italexit, sono come voi per l'uscita da euro, Nato e Unione Europea. Ci sono differenze tra voi?

“C'è un obiettivo comune. Dobbiamo riformare un'Italia distrutta dalla deriva neoliberista e atlantista, che ha fatto l’interesse delle multinazionali”.

Quali proposte per il lavoro?

“Il neoliberismo ha precarizzato ogni forma di lavoro, pubblico e privato, autonomo e dipendente, artigiano e del piccolo imprenditore, a favore di una logica finanziaria che esige rendimenti a breve termine. Noi vogliamo un salario minimo a 1.200 euro al mese e l’avvio di un piano di manutenzione nazionale del territorio coinvolgendo i percettori del reddito di cittadinanza. Poi un assegno sociale per invalidità a mille euro al mese, tutela fiscale per le partite Iva, prescrizione e stralcio delle posizioni debitorie meno ingenti”.

Ci spieghi meglio il modello fiscale che avete in mente

“Siamo per la progressività fiscale, come peraltro scritto in Costituzione, e l'aumento delle aliquote fiscali, per un fisco più giusto, come in passato. Ricordo che negli anni '70 erano ben 32 e l'Italia non stava certo peggio di oggi, tutt'altro. Siamo poi per un condono fiscale tombale sui debiti che non potranno più essere riscossi. Inoltre bisogna poter scaricare dalle tasse tutto ciò che è già tassato”.

Proposte su sanità e scuola

“Potenziare i finanziamenti a sanità pubblica, ricerca, medicina territoriale e di prossimità, puntare su prevenzione e medicina personalizzata, fermando la tendenza alla medicalizzazione della vita. Per scuola pubblica, università e ricerca finanziamenti molto maggiori. E no alla scuola azienda”.

Il vostro programma parla anche di stop alle 'migrazioni forzate'

“Sì, i flussi migratori devono essere regolamentati. L'immigrazione incontrollata, in mano ad organizzazioni senza alcuno scrupolo, lede i diritti sia dei cittadini dei paesi ospitanti che dei migranti”.

Temi più locali: rigassificatore di Piombino, aeroporto di Firenze e tunnel tav. Che posizioni avete?

“Contrari. Il rigassificatore è la manifestazione dell’imposizione Usa sul mercato del gas. Si impone l’acquisto a prezzi esorbitanti con un alto rischio ambientale ed economico. L’aeroporto non va ampliato, ma vanno potenziati i collegamenti con quello di Pisa. Quanto al tunnel, sosteniamo le posizioni dei movimenti no tav”.

La prima proposta di legge che presenterebbe in parlamento

“Un provvedimento per abolire ogni obbligo vaccinale, il green pass e il progetto dell'identità digitale”.

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