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Studenti picchiati, Valditara contro la preside. Bufera sul ministro, Nardella: "Scuse o dimissioni"

Aspro scontro dopo le parole del ministro dell'istruzione contro la dirigente autrice della lettera sul "pericolo fascismo"

E' bufera sul ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara, dopo l'attacco alla preside del liceo Leonardo Da Vinci di Firenze Annalisa Savino, rea di avere scritto una lettera nella quale invita gli studenti a non restare indifferenti e dove sottolinea, tra le altre cose, che “il fascismo in Italia non è nato con grandi adunate, ma ai bordi di un marciapiede, con la vittima di un pestaggio per motivi politici lasciata a se stessa da passanti indifferenti”.

Il riferimento, ovviamente, è agli studenti aggrediti dai militanti di Azione Studentesca sabato scorso. La comunicazione della preside, dopo aver citato Antonio Gramsci, prosegue così: “Siate consapevoli che è in momenti come questi che i totalitarismi hanno preso piede [...]. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”.

Parole che a Valditara proprio non sono andate giù. “E' una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà”, dice il ministro, intervistato a Mattino 5.

E ancora: “In Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”.

Parole pesanti contro la dirigente. Soprattutto quel “prendere misure”, che sa tanto di provvedimenti punitivi, hanno scatenato la rabbia del mondo della scuola, dei sindacati e di tutte le forze politiche di centro, centrosinistra e sinistra. La petizione di 'Priorità alla Scuola' a sostegno di Annalisa Savino raccoglie una vera e propria valanga di firme: in poche ore (al momento in cui scriviamo)  siamo ad oltre 22mila.

Proteste durissime anche da parte del sindaco Dario Nardella. “Dopo il pestaggio di sabato mattina ci aspettavamo che il ministro Valditara venisse qui a Firenze a parlare con gli studenti o almeno condannasse l’accaduto. Stamattina, invece, ha offeso la preside del liceo Da Vinci che ha sollevato con rispetto un dibattito su quello che è successo. Le sue parole oltraggiose sono inaccettabili per la nostra città e per tutta la comunità scolastica. Valditara si scusi o si dimetta”, chiede il primo cittadino.

Sinistra Italiana si dice “sconcertata” dalle parole del ministro. Il segretario uscente del Pd Enrico Letta su twitter lancia l'hashtag #GraziePresideSavino. Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria Pd, attacca il comportamento del governo che “di fatto copre i violenti e accusa chi cerca il confronto partendo dai valori della democrazia e dell'antifascismo. Grave e inaccettabile. Meloni continua a tacere?". Dura anche Elly Schlein, l'altra contendente alla segreteria nazionale del Pd: "Un governo che tace di fronte alle aggressioni squadriste a scuola e minaccia una preside che scrive di antifascismo a studentesse e studenti sceglie di legittimare quegli stessi metodi. Vergogna. Valditara ha giurato sulla Costituzione antifascista, non dovrebbe essere ministro". "Parole vergognose", concorda il Movimento 5 Stelle della Toscana.

La destra difende il ministro

La destra si schiera invece compatta a difesa del ministro. "Non sono bastate le prese di distanza da ogni tipo di violenza, o di condotta aggressiva e non democratica. Non sono bastati gli appelli a stemperare i toni e ad aspettare la chiusura delle indagini. A chi ha come unico interesse quello di fare propaganda politica, evidentemente tutto questo non interessa. Bene ha fatto il Ministro Valditara a invitare tutti coloro che hanno responsabilità formative all'interno dell'ambito scolastico ad astenersi da giudizi morali sull'evento", dichiara il senatore fiorentino di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi, "per il quale le dinamiche dei fatti non sono ancora state definitivamente accertate".

"Pienamente d'accordo con Ministro Istruzione Valditara. La lettera della Preside Savino "è strumentale". Se la Dirigente vuole fare politica, che si dimetta e si candidi alle prossime elezioni.", contrattacca il capogruppo della Lega Firenze Federico Bussolin.

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