Liberalizzazioni il presidente Rossi: “Fare meglio verso i poteri forti”

Dopo la presentazione del decreto liberalizzazioni arrivano le prime reazioni delle categorie coinvolte: sabato i tassisti erano accampati sotto Palazzo Vecchio, il 1 febbraio le farmacie saranno serrate e non mancano i commenti dei rappresentanti delle istituzioni. Da facebook Enrico Rossi scrive: “Il decreto sulle liberalizzazioni contiene molte cose buone, ma anche troppe timidezze verso le banche, le assicurazioni, le compagnie petrolifere". Il presidente analizza le scelte fatte dall’esecutivo Monti: "La previsione di un risparmio di 1000 euro a famiglia appare un po' eccessiva - aggiunge Rossi -, almeno sul breve periodo, e comunque non compensa il colpo pesante che le famiglie hanno subito con la manovra di dicembre (Imu, Irpef, benzine, ecc); per i giovani ci sono aperture positive che però difficilmente compenseranno il tappo all'accesso al lavoro aggravato dall'aumento dell'età pensionabile. Anche se mi auguro che il Parlamento corregga e faccia meglio, soprattutto verso i poteri forti, penso che l'indirizzo di fondo del decreto sia positivo perché indica apertura e va nel senso della crescita". "In giunta regionale - spiega - lo analizzeremo in profondità. Diremo con chiarezza ciò che condividiamo e ciò che deve essere cambiato. Faremo il nostro lavoro nell'interesse della Toscana. Tuttavia - sottolinea Rossi - le scelte contenute in questo decreto non riusciranno a corregge il carattere recessivo della manovra (pur necessaria) di dicembre". Secondo il presidente il vero problema è quello di "dare lavoro", obbiettivo raggiungibile per Rossi con investimenti, politiche industriali e piccole e medie opere in settori strategici partendo magari dal riassetto idrogeologico.