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Fecondazione eterologa in Toscana, Rossi: "Pronti allo scontro in tribunale"

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: lo "scopo delle decisione di giunta e' quello di intervenire su una materia non ancora regolata dallo stato centrale, per garantire sicurezza e tutela della salute dei cittadini"

"Nessuno stop. La delibera sulla fecondazione eterologa e' stata regolarmente approvata dalla giunta regionale ed e' quindi perfettamente valida e in vigore come tutte le altre. I problemi sollevati dall'ufficio legale sono di natura meramente interpretativa". Lo afferma il presidente della Toscana, Enrico Rossi intervenendo a seguito ad alcune notizie di stampa sul parere negativo dell'ufficio legislativo del Consiglio regionale che ha dichiarato l'incompetenza dell'ente sulla materia, di pertinenza del governo e del Parlamento. Il quale, tuttavia, affila le armi, pronto a sostenere una guerra legale con Roma: "Il parere dell'ufficio legislativo - sostiene il governatore- dimostra l'assoluta trasparenza e il rispetto che la Giunta riconosce alle istanze tecniche. In caso di contenzioso l'avvocatura regionale lavorera' alla sua difesa ritenendo l'atto assolutamente difendibile in sede giudiziale".

Lo "scopo delle decisione di giunta - prosegue il presidente - e' quello di intervenire su una materia non ancora regolata dallo stato centrale, per garantire sicurezza e tutela della salute dei cittadini, evitando quello che giornalisticamente si chiama far west delle provette". La delibera, aggiunge Rossi, e' 'cedevole', nel senso che, a fronte di un intervento dello Stato in materia, la Regione assumera' coerentemente le determinazioni conseguenti".

OPPOSIZIONE - "Sull'eterologa volevano fare i primi della classe e si ritrovano dietro la lavagna. Cosi' la Regione Toscana e' davvero capofila in Italia; si', ma nelle figuracce". Non e' indulgente il vicepresidente della commissione Sanita' del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Fi), nel commentare lo stop definitivo alla delibera con cui nei giorni scorsi, anticipando il ministero di poche ore, la Giunta regionale toscana aveva pensato di dettare norme tutte sue per la fecondazione eterologa. "Non si puo', ha sostanzialmente sentenziato l'ufficio legale della Regione medesima (come scritto oggi dal Corriere fiorentino) ricordando alla giunta che la competenza sulla materia e' tutta nazionale. E Mugnai, a onor del vero, l'aveva detto subito che le cose sarebbero andate in questa maniera. Difatti: "Dai farmaci cannabinoidi alle societa' della salute e all'introduzione dei superticket - ricorda Mugnai- la giunta Rossi non e' nuova a fughe in avanti con cui punta a svettare sulla ribalta nazionale. Salvo poi capitombolare giu' dal palcoscenico come in questo caso, con inevitabile corollario di figuracce e risatine".

Fin qui la politica, ma nel caso specifico c'e' anche il risvolto umano: "Sono moltissime le persone che vivono come un dramma l'impossibilita' di avere figli, e Rossi ha scelto di barattare false speranze per loro con un quarto d'ora di celebrita' per se stesso. Giusto, adesso, che paghi il prezzo del ridicolo per il naufragio di questa ennesima legge bandiera". (Agenzia Dire)


 

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