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Case popolari, Salvini loda Nardella: “Prima gli italiani? Dà ragione alla Lega”

Dopo la proposta per limitare gli stranieri negli alloggi Erp da parte del sindaco, che replica: "La Lega non c'entra, evitiamo effetto banlieue"

Matteo Salvini 'loda' le parole del sindaco Dario Nardella sui criteri per accedere alle case popolari. “Non possiamo correre il rischio di creare ghetti di famiglie straniere come nelle periferie francesi. E' necessario aumentare la soglia dei 5 anni di residenza per ottenere un alloggio popolare, aumentare il punteggio nelle graduatorie alle famiglie che risiedono da più di 10 anni nel Comune”, ha scritto il sindaco su Facebook, confermando quanto detto al Tg3 sulla volontà di “riequilibrare una concentrazione eccessiva di famiglie straniere”.

Una sorta di 'prima i fiorentini' (questo il messaggio arrivato, anche se il sindaco non ha usato queste parole) con cui va a nozze il leader leghista. “Meglio tardi che mai, anche il PD dà ragione alla Lega: prima gli italiani”, scrive Salvini sui social, rilanciando lo slogan utilizzato in campagna elettorale.

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino. "Salvini e la Lega non c'entrano nulla, la differenza con me è che lui non ha mai amministrato nemmeno un quartiere e fa ideologia. La mia preoccupazione è fare buona integrazione, evitare che l'immissione improvvisa di tante famiglie straniere in grandi condomini popolari crei tensioni sociali, come si vede nelle banlieue francesi", ha ribadito Nardella questa mattina a Radio 24, aggiungendo la volontà di "evitare in futuro grandi condomini di case popolari, per dare preferenza a strutture con pochi appartamenti, proprio per evitare tensioni".

La proposta di Nardella è stata trasmessa dall'assessore al sociale Sara Funaro alla commissione regionale competente in materia, che ieri ha aperto alle consultazioni di associazioni ed enti locali in merito alla nuova legge regionale sull'accesso alle case popolari, che dovrà essere approvata a breve dal consiglio regionale.

Critiche alle parole del sindaco sono arrivate da Sì Toscana a Sinistra e Firenze riparte a sinistra: “Così si scatena una guerra tra poveri, la verità è che abbiamo gli investimenti più bassi d'Europa in Edilizia residenziale pubblica”, dicono il consigliere regionale Tommaso Fattori e quello comunale Tommaso Grassi. Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere regionale Andrea Quartini (M5S): “Dare più punteggio in graduatoria ai residenti in Toscana da più tempo? Il problema è l'assenza di risorse. Il Pd, invece di affrontare le cause, lavora sugli effetti in maniera demagogica come fa la Lega”.

Ironia e elogi al sindaco invece arrivano dalla destra. “Nardella sposa le idee che da sempre portiamo avanti noi, gli regalerò la tessera di Fratelli d'Italia”, commenta il capogruppo del partito in consiglio regionale Paolo Marcheschi. “Piacevolmente stupito dal sindaco, che adotta la nostra proposta” dice Marco Stella (Forza Italia). E il leghista Jacopo Alberti: “Nardella decide di 'leghistizzarsi', non lo farà a fini elettorali?”.

Per la cronaca, seppur la presenza di stranieri nelle graduatorie è aumentata negli ultimi anni, ad oggi la loro presenza nelle case popolari è ancora piuttosto bassa: sono infatti italiani coloro che vivono nel 91% degli alloggi popolari della Toscana e in oltre l'80% di quelli all'interno del comune di Firenze.

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