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La Toscana dà il via libera alle opere autostradali, cantieri sull'A1 e l'A11

Firmato questa mattina l'accordo in Regione per l'A1 e la Firenze-Mare. Rossi: "Entro il 2017 la Toscana ammodernerà oltre 100 chilometri della propria rete autostradale"

Dopo l’accordo sul ferro, oggi arriva quello sul catrame. Se ieri a Roma è stata posta la firma che ha sciolto la gran parte dei grovigli sul nodo della Tav nel tratto fiorentino, oggi a Firenze è stata posto l’autografo sotto un protocollo che andrà ad ampliare l’offerta esistente della rete autostradale. All’interno di palazzo Strozzi Sacrati, alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, i rappresentanti di Anas, e di tutti gli enti locali coinvolti (province di Firenze, Pistoia, Prato, Arezzo e 21 amministrazioni comunali), ha mosso i primi passi un progetto imponente declinato in sei opere strategiche per la circolazione su gomma regionale. Due miliardi di euro il costo dell’intero pacchetto; A1 (Milano – Napoli) ed A11 (Firenze – Pisa Nord) le tratte interessate nei prossimi mesi ad una lunga cantierizzazione. Quanto? Almeno fino al 2017, quando secondo previsione, tutti i lavori dovrebbero essere portati a termine. “La Toscana – ha dichiarato prima della firma il presidente Rossi – ha bisogno di fare sistema, la partita delle infrastrutture è decisiva per rendere la regione competitiva con il panorama europeo, pena un affossamento economico pericolosissimo”.

Due i punti su cui il governatore ha voluto porre l’accento, risorse e certezza della tempistica: “oltre a sbloccare 2 miliardi di investimenti e modernizzare la rete infrastrutturale, non vogliamo si ripeta ciò che è accaduto con i lavori che hanno investito il tratto Firenze Nord – Firenze Sud; il senso di questo protocollo, oltre all’importanza progettuale ed agli investimenti, è quello di proprio di fissare scadenze certe”. Con questo accordo infatti l’iter progettuale e le relative approvazione percorreranno, e la metafora non poteva non essere questa, una vera e propria autostrada burocratica e politica, con un impegno concreto, da parte di tutti i soggetti interessati, sui tempi di realizzazione delle opere (in coerenza con i caratteri del territorio, dell’ambiente e del paesaggio interessati). In questo quadro Regione e Enti locali si impegnano a dare i pareri richiesti entro 60 giorni mentre Autostrade si impegna a realizzare le opere in tempi certi.

GRANDI OPERE - L’ammodernamento di oltre 100 chilometri autostradali toscani passerà attraverso sei progetti; tre riguarderanno da vicino Firenze, due gli interventi nell’A1 ud uno nell’A11. Nell’ordine:
1) La terza corsia Barberino – Firenze Nord. Il costo complessivo dell’opera è stimato in 484 milioni di euro. I tempi: 5 anni e mezzo dalla consegna dei lavori. La novità più importante di questo progetto è la realizzazione di un’unica galleria in sostituzione dei 9 piccoli trafori precedentemente studiati. E’ lo stesso amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci a confermarlo: "ce ne sarà una sola, lunga 7,5 chilometri". Per far questo Autostrade metterà in moto la dentatura di una talpa meccanica, pare la più grande al mondo, una fresa EPB (Earth Pressure Balance) di circa 16 metri di diametro:  "le ultime tecnologie disponibili a livello mondiale – ha affermato Castellucci – in particolare quella delle talpe meccaniche, permettono di scavare molto più velocemente. Adotteremo queste tecnologie anche per questa galleria per ottenere un sensibile risparmio dei tempi di ultimazione dei lavori”.
2) La terza corsia Firenze sud – Incisa. Costo: 284,1 milioni di euro. Tempi: 4 anni e mezzo dalla consegna dei lavori .
3) La terza corsia Firenze-Pistoia. Costo: 389,9 milioni di euro. Tempi: 3 anni dalla consegna dei lavori. Su questo latto la partita fiorentina si gioca su più fronti. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, infatti ha precisato che “il progetto ha accorpato in un unico pacchetto il nuovo svincolo terminale di Peretola, l’eliminazione del semaforo dell’aeroporto nei pressi dell’ingresso della bretella autostradale ed i lavori di ingresso, uscita al viadotto dell’Indiano”.

GLI ALTRI PROGETTI - Altri tre ampliamenti toccheranno la rete stradale esistente. Si passa dalla terza corsia Incisa – Valdarno (331,2 milioni di euro), che in pratica farà sì che l’intero tratto da Barberino all’uscita Valdarno sarà provvisto di tre corsie per carreggiata; alla terza corsia tra Pistoia e Montecatini (costo 449,9 milioni); per finire al nuovo svincolo di Arezzo (costo 45 milioni) che permetterà l’interconnessione della A1 con la Due Mari (A11).
“E’ un accordo che modernizza la Toscana – ha concluso Rossi – dove ancora c'é sostanzialmente la stessa rete autostrade costruita negli anni '60'. In più le opere non investono negativamente sul paesaggio visto che saranno utilizzate, ampliate, quindi migliorate. Un ulteriore elemento positivo riguarda l’aspetto ambientale; il congestionamento sulle autostrade infatti è un fattore che immette Co2 nell'aria e un traffico più fluido fa risparmiare anche in termini di salute”.
 

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