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Approvata la legge regionale sui cinema: via libera al Multiplex

Tesa l'approvazione: nonostante l'opposizione dell'Idv, la maggioranza riesce nei numeri. Per l'assessore alla cultura Cristina Scaletti sarà "la cannibalizzazione dei piccoli cinema"

Con 24 voti a favore, 18 contrari e un astenuto il Consiglio Regionale approva la legge che regola l’attività cinematografica in Toscana. In particolare tutta la discussione si è articolata attorno alla questione del Multiplex di Via Forlanini che, a seguito dell’approvazione di questa legge, ha in sostanza il via libera all’apertura di sale cinematografiche.
Un voto arrivato al termine di un lungo e teso Consiglio con lo spaccamento, all’interno della maggioranza, fra Pd, Federazione della Sinistra-Verdi da una parte e Idv dall’altra. Presentata dal Presidente in Commissione Cultura, Nicola Danti (Pd), la legge suddivide gli esercizi cinematografici in strutture piccole (fino a 4 schermi e 700 posti di capienza), medie (da 4 a 8 sale) e grandi (oltre gli 8 schermi). In questo modo il testo, mantenendo le tre categorie, liberalizza le piccole sale e impone le distanze minime (15 Km) solo per i multisala.

Un vincolo che non riguarderebbe il Multiplex di Novoli che rientrerebbe, quindi, fra le sale di media grandezza. Un testo di legge divergente da quello originario elaborato dall’Assessore Scaletti, approvato dalla Giunta Regionale, che fissava, invece, distanze minime di 15 Km anche fra i cinema con meno di 8 sale, impedendo, in questo modo, l’avanzata del Multiplex. Ma le modifiche del testo all’interno delle Commissioni Cultura e Attività Produttive hanno portato alla rottura all’interno della maggioranza con Pd e Federazione della Sinistra-Verdi che hanno votato favore mentre dipietristi, Lega e Pdl votavano contro e Udc che si asteneva.
In Commissione si è quindi verificato lo spaccamento all’interno della maggioranza con l’Idv che ha rifiutato le modifiche apportate, avvallando le linee dettate dall’Assessore Scaletti.
Una spaccatura che è arrivata anche in Consiglio con l’Idv che ha mantenuto la stessa linea di opposizione alla legge ma i risultati per i dipietristi sono amari e deludenti. Nel mirino dei consiglieri dell’Idv l’opposizione. “Il Pd – commenta l’Idv toscano– ha trovato i suoi fedeli alleati: la Lega e il Pdl. Grazie all’improvvisa sparizione dei consiglieri della Lega ed all’assenza tattica di alcuni consiglieri del Pdl, il Pd stravolge la proposta di legge della Giunta”.
Pomo della discordia all’interno della maggioranza: la distanza minima di 15 Km solo per i multisala e la mancanza di un limite di capienza per le sale che la legge definisce di media grandezza. Aspetti che Rudi Russo Consigliere Regionale Idv considera “errori che permetterebbe ad un cinema di otto sale di imporsi di fronte ad un piccolo cinema che fa cultura. Questi mostri – prosegue Russo – devono stare lontano dagli avamposti culturali”.
Profondamente diversa la posizione del consigliere Danti che si dice contrario “a relegare i multisala nei centri commerciali fuori dalle città” ma favorevole a “liberalizzare i cinema fino a quattro sale che rendano vivibili i quartieri”.

Liberalizzazione è anche la parola d’ordine delle proposte avanzate dal Pdl che il consigliere Villa sintetizza in una sorta di slogan “Cinema Libero in un mercato libero”. “Voglio ribadire – afferma Donzelli (Pdl) – che questa non è una legge pro o contro Multiplex ma è una legge che interessa tutta la Toscana”. Il Pdl ha proposto, quindi, di non imporre distanze minime fra sale cinematografiche ma di tutelare le piccole sale in un contesto di libera concorrenza. Proposte bocciate dal Consiglio a cui Donzelli si rivolge con un affondo politico: “C’è qualcuno che interviene a sostegno del disegno Rossi e Scaletti?” e aggiunge “sarebbe auspicabile che ai cittadini della Toscana venisse detto se questo governo è saldo”.

  Donzelli: “Questa non è una legge pro o contro Multiplex”  


L’approvazione della legge provoca la dura la reazione dell’Assessore Scaletti che invita a considerare i cinema “con un’accezione culturale e non meramente come mercato”. Già chiare le conseguenze del provvedimento: “desertificazione del centro e cannibalizzazione dei cinema piccoli”.
Al di là del destino dei piccoli cinema e del futuro dei grandi multisala, l’approvazione della legge ha provocato un vero e proprio terremoto all’interno della maggioranza, con danni ancora da accertare.
 

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