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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Aeroporto di Peretola: verrà richiesta una nuova VIS per la Piana

Verrà presentata una mozione per una Valutazione di Impatto Sanitario, sulla questione dell'ampliamento dell'aeroporto di Peretola. L'ultima risale al progetto di costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini

aeroportoUna nuova Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) per la Piana. E’ questa la richiesta della mozione presentata dai gruppi consiliari perUnaltracittà, Gruppo Spini e Sinistra Ecologica Libertà di Palazzo Vecchio, che a breve sarà discussa nel salone de’ Dugento. La mozione è un altro capitolo che si andrà ad aggiungere alla già fittissima ed aspra discussione attorno al futuro della Piana ed alla nuova concezione dell’aeroporto di Peretola. I primi a parlare della necessità di una nuova VIS sono stati proprio i comuni della Piana, da qualche settimana in trincea contro l’ipotesi della pista parallela. Fu il sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi ad affermare, due giorni dopo la proposta regionale di variante al Pit, che il proprio comune si sarebbe “riservato di chiedere alla Provincia l’aggiornamento della valutazione di impatto sanitario”. Alle parole di Gianassi si sono accodate in questi giorni quelle di alcuni gruppi politici, associazioni e comitati cittadini. Per ultima in ordine cronologico la mozione De Zordo, Spini e Sel che chiamano l’amministrazione fiorentina ad esprimersi su un tema tanto delicato quanto cruciale per il futuro ed il riassetto di quell’area. Ne parliamo con Tommaso Grassi, consigliere a Palazzo vecchio del Gruppo Spini, firmatario della mozione.

In che direzione si svilupperà il dibattito in aula attorno alla vostra richiesta di una nuova VIS nell’area della Piana?

Noi ci auguriamo, nonostante il voto contrario di ieri in Commissione Ambiente da parte della maggioranza e del Pdl, che una maggiore riflessione in aula porti ad un voto favorevole; anche perché è impensabile che si cambino le carte in tavola senza prendere in considerazione tutti quei mutamenti che si sono susseguiti in quella zona dal biennio 2003-2005, il periodo che ha interessato l’ultima VIS. Le conclusioni dell’ultima VIS del 2005 suggerivano, in previsione della costruzione del termovalorizzatore, di non aggiungere in quella zona alcun carico ambientale ulteriore. Secondo l’ultima valutazione quindi non ci sarebbe posto per la pista parallela. E questo già la dice lunga. Solo il piccolo ampliamento della “bretellina” aeroportuale ha portato ad un incremento del numero dei voli e sta già gravando sulle condizioni ambientali attorno all’aeroporto.

Da più parti viene invocato una nuova VIS e c’è chi sostiene che dietro tutto questo ci sia il giochino dell’ostruzionismo politico. Voi come vi ponete all’interno di questo dibattito?
Se chi dice questo ritiene che la difesa ambientale e sanitaria del territorio, e le richieste di ulteriori studi che possono far conoscere e limitare possibili impatti negativi, tutelando la città e i cittadini, sia un modo per rallentare il cambiamento, allora stiamo facendo ostruzionismo politico; se invece la tutela della salute, cosa a cui crediamo profondamente, è l’elemento principale attorno al quale si possono valutare tutta una serie di scelte, allora non stiamo parlando di ostruzionismo, ma semplicemente dell’idea che si può governare ponendo come primo obbiettivo non le logiche della speculazione edilizia, dell’interesse economico o dello sviluppo ad oltranza, ma la convinzione e l’idea che certi passi si possono muovere in sintonia con la salute del cittadino e la tutela ambientale.

Se una nuova VIS mettesse in luce la compatibilità sanitaria dell’ampliamento aeroportuale in concomitanza con il termovalorizzatore, qual sarebbe allora la vostra posizione sul futuro di Peretola?
Come primo obbiettivo poniamo quello della salvaguardia ambientale e sanitaria dell’area Peretola - Quaracchi – Brozzi – Le Piagge. Dopo di che, partendo da questa piattaforma, ci confronteremo sulle scelte. Abbiamo accolto positivamente la scelta della Regione di porre il problema e la discussione sulla variante non soltanto su un livello politico ma anche su uno tecnico. Quando avremo tutte le perizie tecniche ed avremo un quadro ben definito, allora ci faremo carico delle nostre proposte. Di sicuro c’è la nostra netta opposizione all’allungamento della pista; aumentare l’impatto attuale dell’aeroporto o tollerare quello presente è impossibile. Rimane il fatto che una nuova VIS è imprescindibile e dovrebbe essere precedente a qualsiasi scelta politica e tecnica. Di fatto nella Piana tutto non ci può stare, e conosciamo quanto sia già pesante il carico strutturale ed infrastrutturale, e non è nemmeno pensabile che si possa procedere sommando alle cose negative quelle positive; quello che fa male è una costante nel tempo.

Se dite no all’allungamento della pista, qual è la soluzione per migliorare Peretola?
Lasciare l’aeroporto così com’è non può andar bene, perché esiste tutt’oggi un problema ambientale sulla zona fiorentina al confine con Sesto. Dovremo trovare una soluzione che, come delineato dalla Regione, dovrà passare per forza attraverso l’integrazione dello scalo di Firenze con quello di Pisa. Ripeto però che ogni scelta dovrà esser fatta ponendo in primo piano la salute dei cittadini.
 

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