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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Turismo: nel 2012 è sempre la Toscana la regione più amata

Nonostante la crisi dei consumi in Toscana il turismo tiene soprattutto grazie ai flussi degli stranieri. Nel complesso flessione minime rispetto al 2011, nell'ordine dei 2 punti

C’è poco da fare, la Toscana nel suo complesso è la regione più amata d’Italia. Arte, storia, una collana di gemme a forma di città; ma anche mare, montagna, paesaggi che si incastonano nel cuore. Un primato certificato dai numeri del turismo. Nonostante la crisi dei consumi, infatti, in Toscana il turismo tiene soprattutto grazie alla domanda straniera. Per questo la regione resta la locomotiva del settore in Italia.

La fotografia della situazione è stata scattata proprio della Regione Toscana che ha offerto il quadro dell'andamento dell’anno appena trascorso. Nel 2012 in Toscana si è rilevato un calo del turismo nazionale stimato a meno 5,7% (in Italia i primi dati ufficiali provvisori gennaio - settembre evidenziano un calo di oltre 11 punti percentuale), a differenza degli stranieri che invece hanno segnato un aumento pari allo 0,7% (in Italia, dopo 9 mesi, si registra un calo di 1 punto e mezzo dei flussi stranieri), portando per la prima volta la quota del mercato estero al 52,2% del movimento complessivo, con ottimi risultati su alcuni mercati dei paesi Bric, in particolare Cina, India e Russia, mentre restano stabili i flussi del turismo brasiliano.

Positivi anche i dati relativi al mercato tedesco e svizzero. Fra i mercati “minori”, in valori assoluti, in lieve crescita i flussi turistici provenienti dall'Australia, dal Giappone, dall'Argentina, dal Belgio e dalla Danimarca. Stabili i flussi provenienti dal Regno Unito. In calo quelli provenienti dalla Francia, dalla Spagna e dall’Olanda. In lieve flessione anche i turisti dagli Stati Uniti. In conclusione, secondo l’istantanea della Regione, nonostante il calo generale del mercato nazionale, e dopo il record storico delle presenze turistiche del 2011, i dati a consuntivo dovrebbero riportare la Toscana al di sopra dei livelli registrati nello stesso periodo del 2010.

Dall’analisi dei dati emerge che a reggere meglio sono state le imprese che hanno saputo formulare proposte specifiche per il mercato estero, e in generale per i consumatori a minor disponibilità di reddito. Complessivamente il comparto alberghiero segna una diminuzione del 2,3%, quello extralberghiero il meno 2,6%, con la quota di mercato del settore alberghiero attestata al 53% del totale.

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