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Economia Novoli

Stadio, Firenze si interroga sulla squadra e si avvicina il nuovo impianto sportivo

Ancora tre settimane: a quel punto sapremo se vi è un interesse pubblico sulla proposta avanzata dai fratelli Della Valle per la traformazione dell'area Mercafir

Mentre Firenze, per la prima volta, litiga sulle scelte di Vincenzo Montella in campo, i giochi, fuori, dove a fare la differenza non sono i giocatori e la tattica ma i numeri e le calcolatrici, sembrano arrivare ad un risultato finale. Il campo, l'area commerciale e ricettiva, il complesso immaginato dai Della Valle può prendere forma solo dopo la discussione preliminare e dopo che Palazzo Vecchio ne avrà decretata la pubblica utilità. Un tira e molla ben noto nel capoluogo toscano quello che accompagna le vicende sportive dei gigliati con l'edilizia sportiva: dai campini alla Cittadella, dai progetti di Vittorio Cecchi Gori al disegno di Andrea Della Valle. 

La Conferenza dei servizi preliminare per valutare lo studio di fattibilità presentato nel luglio scorso da ACF Fiorentina per la costruzione del nuovo stadio si è riunita per la seconda volta presso gli uffici dell’Urbanistica del Comune di Firenze completando l’acquisizione di tutti i pareri degli enti in vario modo coinvolti.
 Dopo la seduta di insediamento del 27 ottobre scorso, si erano tenuti incontri tematici sugli aspetti della mobilita, dell’urbanistica e del commercio. Tanti i parametri inseriti nel progetto visto che l'area risulta essere ben servita, ma questa vicinanza con la ferrovia, l'aeroporto e le nuove linee tramviarie corrisponde anche ad un delicato intreccio di fattori e di competenze. Non a caso al primo sussurro di Enac si è dovuto fare affidamento al compasso per tracciare la distanza di un chilometro dalla pista e mettere in sicurezza future edificazioni in zona. 
Sono tante le categorie coinvolte, a cominciare da chi oggi lavora all'interno dell'area mercatale di Novoli fino a coloro che dovranno occupare gli spazi dopodomani.

Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri del gruppo tecnico di lavoro interdirezionale che sarà impegnato nell’esame dell'intera proposta anche sotto il profilo giuridico, economico-finanziario e gestionale. Dopo la conclusione dell’attività del gruppo di lavoro, la giunta di Palazzo Vecchio si esprimerà deliberando l’eventuale interesse pubblico della proposta

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