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Economia

Effetto Covid sul mercato immobiliare: a Firenze compravendite giù dell'11%

Lo registra uno studio Tecnocasa su dati dell'Agenzia delle Entrate. Le contrazioni più alte in Toscana a Massa Carrara e Grosseto

Il fermo delle attività causato dal Coronavirus ha fatto sentire i suoi effetti sulle compravendite immobiliari: a livello nazionale, i primi tre mesi del 2020 si chiudono, infatti, con un calo del 15,5% delle transazioni che si portano a 117.047. Il primo trimestre del 2019 si era chiuso 138.525 transazioni.

A Firenze, le compravendite immobiliari residenziali segnano nel primo trimestre 2020 un -11% rispetto al primo trimestre 2019: 1.031 compravendite immobiliari contro le 1.160 nello stesso periodo dell'anno precedente.

Sul risultato, ha pesato il lockdown iniziato a marzo e proseguito nei mesi successivi con effetti sui volumi che si vedranno anche nel secondo trimestre dell’anno. Lo spiega un report diffuso dal Gruppo Tecnocasa, su dati dell'Agenzia delle Entrate.

Nei primi tre mesi del 2020 le compravendite che hanno interessato le agenzie del gruppo sono state per il 77% dei casi per l’acquisto della prima casa, per il 17,5% ad uso investimento e nel 5,5% per la casa vacanza.

Rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, si registra un lieve aumento nella percentuale di acquisti di quattro locali (18, 1%) e cinque locali (6,1%), erano rispettivamente 17,6% e 5,4%.

Le compravendite immobiliari nelle città toscane

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PREVISIONI

A livello di compravendite, l’impatto Covid porterà ad un ridimensionamento dei volumi di circa 100 mila compravendite rispetto alla chiusura del 2019.

I prezzi nelle grandi città potrebbero volgere alla stabilità, ma ci aspettiamo ritocchi verso il basso per quelle realtà con un mercato immobiliare che difetta in termini di qualità e verso l’alto per immobili di buona qualità e con caratteristiche di pregio.

Se si dovesse concretizzare il desiderio emerso durante la pandemia di case con spazi esterni potrebbe anche continuare la ripresa delle zone periferiche delle metropoli e dell’hinterland delle grandi città dove è più facile trovare queste tipologie a prezzi più vantaggiosi.

Nonostante i bassi tassi di interesse che rendono decisamente convenienti i mutui l’incognita maggiore che incombe sul mercato immobiliare è l’andamento dell’economia, in particolare dell’occupazione.

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