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Domenica, 28 Aprile 2024
I dati

Mercato immobiliare, Pollicina: "A Firenze e nella Città Metropolitana acquisti calati del 13 per cento"

La contrazione rispetto al 2022 sarebbe dovuta all'aumento dei costi e dei tassi di interesse. Tra i prezzi medi per comune, spicca Bagno a Ripoli

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"Il Comune e la provincia di Firenze hanno registrato una contrazione di circa il 13% nel numero delle compravendite. Il centro storico, invece, rimane un'isola felice con valori in leggero aumento". A dirlo Maria Pollicina, presidente della Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali per Firenze e Pistoia. 

Il motivo sarebbe da ricercarsi nell'aumento dei costi e dei tassi di interesse. "Gli immobili da ristrutturare hanno perso appeal a causa dei costi molto elevati delle materie prime - spiega Pollicina - motivo che spinge a ricercare immobili nuovi o comunque in ottimo stato, con un’attenzione sempre più marcata al risparmio energetico. I tassi nel 2023 hanno visto un importante incremento arrivando a toccare il 5%, come non si riscontrava da circa 10 anni. Andamento in crescita invece per gli immobili di lusso con protagonisti acquirenti stranieri".

A Firenze i prezzi più alti per metro quadro si registrano nel centro storico dove toccano i 7mila euro per un immobile nuovo o ristrutturato mentre da ristrutturare la cifra più alta è per i 4200 euro al metro quadro di Piazzale Michelangelo. Nella Città Metropolitana invece per un immobile di pregio nuovo o ristrutturato, in media si va dalle 1100 euro al metro quadro di San Godenzo e Firenzuola alle 6400 di Bagno a Ripoli. Da ristrutturare il minimo sono i 200 euro al metro quadro di Palazzuolo sul Senio contro il massimo dei 2500 di Fiesole. I prezzi di medi di Firenze vanno dal minimo di 2400 euro per metro quadro di un immobile da ristrutturare al massimo di 5000 euro al metro quadro per uno nuovo o ristrutturato.

Dati Osservatori costi abitazioni Firenze e Città Metrolitana

"Da inizio 2023 - afferma Massimiliano Carpina, responsabile osservatorio Immobiliare Toscano -l’andamento del mercato immobiliare in Toscana è stato caratterizzato dalla poca disponibilità di immobili da vendere in tutta la regione. Per il 2024 ci aspettiamo un incremento ulteriore dei prezzi data la poca offerta, soprattutto nelle grandi città e nei capoluoghi".

A essere calati, gli acquisti per la prima casa. "Sono calate del 13 per cento le compravendite per la prima casa - spiega Gian Battista Baccarini, presidente nazionale di Fiaip - mentre c'è stato un aumento dell'1,5 per cento sulle seconde case. In più c'è una scarsa offerta di locazioni in affitto, che è un grande problema sia per gli studenti che per i lavoratori. Per risolverlo, bisogna aumentare l'offerta di case, sia in affitto che in vendita. Così si calmerebbero anche i prezzi. Anche gli uffici si possono trasformare in abitazioni visto che con l'introduzione dello smartworking, tanti si sono svuotati". 

Per risolvere, secondo Baccarini, a parte digitalizzare le procedure operative di accesso agli atti comunali "per i quali ci vogliono tra gli 8 e 18 mesi e magari le pratiche non si trovano" ci vorrebbe l'attivazione del Ministero della casa, presente in Francia ma non in Italia.

"In Francia esiste e in media 5 persone su 10 hanno una casa di proprietà - sottolinea - In Italia sono 8 su 10 ad averla ma non esiste. È una battaglia che porteremo avanti. Ci vogliono linee guida vincolanti per tutti i comuni, un piano di edilizia pubblica e sociale. Ovvero sia per i meno abbienti che per la fascia grigia, la popolazione che fa fatica ad arrivare a fine mese a causa dei rincari. Una fascia che sta aumentando. C'è da riqualificare il patrimonio pubblico non utilizzato. Ci sono risorse Pnrr che insieme a quelle per il Giubileo arrivano a 1 miliardo di euro. E non ci sono soldi per fare edilizia con affitti calmierati? Non ci credo"

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