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Economia

Affitti: mancano gli alloggi ma tornano le truffe

Al problema casa per chi viene da fuori, si aggiungono le frodi online. Decine i colpiti

La truffa corre sul web. In un momento in cui le persone che cercano di venire ad abitare a Firenze vivono un vero e proprio dramma nel trovare un alloggio, non manca chi ne approfitta e prova a piazzare la truffa. Specialmente sui social. In tanti infatti, studenti e lavoratori, prima di arrivare in città cercano di trovare casa via internet per provare ad abbattere i tempi di attesa e i costi. Spesso però si casca nell'imbroglio. Per far capire in poche parole la situazione, possiamo rifarci a quello che scrive su un gruppo di 'cercatori di case in affitto' una ragazza: “Il problema non è solo delle stanze ma anche delle case stesse. Su 10 persone che ho sentito 9 sono truffe”.

Persi 760 euro

Francesca, ad esempio, suo malgrado nella truffa ci è cascata. “Ho trovato l'annuncio di questa signora e le ho scritto – spiega Francesca, che dalla Basilicata verrà a studiare a Firenze – quindi mi ha risposto che la stanza era ancora disponibile. Mi ha mandato un video della stanza, mi ha chiamata, ha parlato con i miei genitori dicendo di voler due mensilità e mi ha detto che non era possibile visionare l’appartamento perché lei era a Bolzano e sarebbe scesa per darmi le chiavi solo dopo aver bloccato la stanza con un versamento. Essendo alle strette, visto che sono due mesi che cerco disperatamente una stanza e che qui a Firenze sono i ragazzi che stanno dentro casa a sceglierti, allora ho accettato. Nel pomeriggio lei doveva chiamarmi per concludere il contratto ed è sparita”. Il problema per Francesca è che nel frattempo la truffa era scattata. Per bloccare la stanza aveva anticipato tramite un bonifico su una prepagata le due mensilità: 760 euro. “Speriamo di recuperarli. E magari di trovare una stanza nel frattempo. Sembra quasi impossibile riuscirci”.

C'è chi si salva

Tra annunci su gruppi Facebook e siti con inserzioni truffaldine, il rischio di venire turlupinati è altissimo. Sui social si trovano tante denunce da parte di utenti che sono stati truffati. Spesso i nomi sugli annunci cambiano oppure chi propone la casa scompare quando viene colto in flagrante. Il modus operandi è spesso tramite messaggio. Fortunatamente c'è anche chi riesce a evitare la truffa. “Stavo cercando casa – ci dice Riccardo che viene dalla Puglia – e mi scrisse questa signora. Mi pare si chiamasse Jennifer. Mi fece vedere la casa grazie a delle foto e mi disse il prezzo: 350 euro per la stanza, tutto incluso. Mi mandò anche una specie di contratto. Per scrupolo, sono andato al catasto per vedere se questa persona era veramente la titolare della casa. Ma non lo era. Quindi ho capito che non era reale l'annuncio e ho denunciato alla polizia postale. Al momento l'account è sparito. Fortunatamente poi sono riuscito a trovare una stanza”. C'è anche chi ha condiviso la stessa persona che voleva truffarle, come Margherita e Aida che sui social hanno postato la medesima storia. Chiedevano disponibilità per la stanza in affitto e in risposta gli veniva detto che i proprietari erano divisi tra Lombardia e Trentino, che gli era difficile venire a Firenze e davano la priorità come affittuari a chi era di fuori o comunque non aveva possibilità di vederlo subito, bloccandolo. Un blocco che sarebbe avvenuto col versamento della prima mensilità.

Come difendersi

Resta da capire come ci si può difendere da una possibile truffa mentre cerchiamo casa. “Alcuni accorgimenti possono aiutarci - spiega Lorena La Spina del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale per la Toscana  - come dubitare di annunci a un prezzo troppo ridotto e 'fuori mercato'. Bisogna evitare di versare anticipi o caparre senza aver visto l’immobile e controllare con attenzione il testo degli annunci: eventuali errori potrebbero farci pensare a una fonte non genuina. Anche le immagini possono essere significative: diffidare di quelle troppo 'perfette', frutto ad esempio di copia/incolla da altri siti. Attenzione alla mancanza di informazioni, con poche foto ed elementi così generici da non permetterci di capire dove sia. Diffidare di sistemi di pagamento non tracciabili e di Iban esteri quando l’immobile è in zona e riteniamo che il possibile contraente sia in Italia. Non effettuare bonifici istantanei, posticipando, al contrario, la data di accredito, così da disporre di un intervallo temporale per verifiche o revoca. Fare ricerche online per vedere se l’immobile è anche in altri siti ma con dati di contatto diversi, elemento che deve metterci in guardia. Altra possibilità, documentandoci, è quella di chiedere alla controparte notizie sulla zona per verificare se la conosce o è un bluff. Cercare sui motori di ricerca telefono ed e-mail o digitare nella barra di ricerca una parte del testo dell'annuncio, per vedere se ci sono segnalazioni di truffe. In caso di pagamento da effettuare su esercizi autorizzati, chiedere informazioni sulla revocabilità del versamento che stiamo per eseguire e controllare anche i riferimenti contenuti nel profilo social di chi propone l'immobile”. Recuperare invece i soldi se siamo truffati “è spesso difficile, dato che vengono in genere utilizzati sistemi di pagamento immediati – prosegue La Spina – ed è frequente che i conti siano all’estero, cosa che complica ulteriormente. È importante essere tempestivi nel rivolgersi alla propria banca per verificare la possibilità di revocare l’operazione e sporgere subito denuncia alla polizia postale in caso di transazioni online”.

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