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Dati allarmanti

Violenza sulle donne, più di mille denunce nel 2023

Le richieste di aiuto al centro Artemisia sono aumentate dell'11,5 per cento rispetto all'anno precedente

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L'11,5 per cento in più rispetto al 2022. È il dato reso noto dal centro antiviolenza Artemisia - in occasione della presentazione delle linee di indirizzo per la presa in carico delle donne e dei minorenni vittime di violenza - in merito alle persone che vi si sono rivolte l'anno scorso. Nel totale si parla ben 1151 persone, tra adulti e minorenni. Di queste, 898 sono donne "che chiedono sostegno per la situazione di violenza in atto per sé e i propri figli quando presenti" come sottolinea la presidente di Artemisia, Elena Baragli.

Un dato “positivo”

Quello diffuso da Artemisia, potrebbe essere un dato che, da una parte, potrebbe far ben sperare. Non una contraddizione ma potrebbe essere infatti il segnale che le campagne di sensibilizzazione - come quella lanciata dal centro tra ottobre e novembre unite al tragico caso del femminicidio di Giulia Cecchettin - avrebbero avuto il loro effetto.

 "Credo che questo femminicidio, così tragico – osserva Baragli - abbia scosso il Paese e probabilmente smosso le coscienze. Ha fatto parlare di più del fenomeno, così molte persone hanno preso quel coraggio e quella fiducia in più che serve per rivolgersi a un servizio della rete antiviolenza. È inoltre dimostrato scientificamente che le campagne di sensibilizzazione aumentino la possibilità di creare consapevolezza, quindi, di chiedere aiuto”. 

Le linee di indirizzo

Le linee di indirizzo per la presa in carico delle donne e dei minorenni vittime di violenza, tecniche e professionali, sono state sviluppate tra il 2021 e il 2022 per cercare di dare una omogeneità alle azioni di centri antiviolenza, tribunali, codice rosa, servizi sanitari, sociali e mentali, di modo da migliorare la qualità degli interventi.

"Abbiamo sempre più bisogno di creare connessioni fra centri antiviolenza e istituzioni – sottolinea l'assessora regionale al Welfare, Serena Spinelli durante la presentazione - e di acquisire un linguaggio e una modalità di approccio comune tra competenze diverse. Dobbiamo fare di tutto per avere percorsi chiari, che consentano davvero a donne e figli di uscire dal terribile circuito della violenza sentendosi presi in cura. Perché, quando si decide di denunciare, c'è la necessità di sentirsi veramente accolti senza imbattersi in risposte frammentate".

Le linee di indirizzo hanno preso spunto dal programma “La rete di Nicoletta” - in memoria di Nicoletta Livi Bacci, fondatrice e per molti anni presidente di Artemisia - in cui fino a oggi sono stati accolti 14 nuclei familiari composti da 14 donne e 18 minorenni. 
 

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