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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Le Cascine / Via Cassia

Soffitti che crollano e topi in casa: succede a San Jacopino

Una situazione di degrado vissuta da una famiglia di extracomunitari in San Jacopino che tra poco sarà colpita da uno sfratto

Mentre la Toscana si interroga sull'ennesimo incendio scoppiato nei capannoni della vergogna a Prato, a Firenze c'è una famiglia che corre incontro ai cronisti richiamati in San Jacopino dal Comitato di zona per una denuncia sul degrado della piazza da poco inaugurata e guardata con sospetto da residenti e commercianti.

Il già consigliere comunale Francesco Torselli (FdI) accompagnato da due residenti attivisti del Comitato San Jacopino e dai cronisti si ritrova così invitato ad entrare in casa di una famiglia di extracomunitari affittuari di un alloggio in una vecchia palazzina del quartiere.

La famiglia mostra al politico ed ai cronisti lo stato in cui versano i locali: "Fili scoperti, pareti ricoperte di muffa, soffitti pericolanti con il cannicciato a vista e porte rosicchiate dai topi" alla parete della cucina anche una caldaia tenuta insieme con del nastro adesivo.

"Aiutateci - esclamano gli affittuari - fate vedere in quali condizioni viviamo" e mostrano il contratto di affitto di 718 euro per i loro poco più di 100 millesimi di condominio anche se una vera e propria riunione raccontano di non averla mai vista, e di non sapere a chi rivolgersi se si fulminano le lampadine per le scale.

"Abbiamo smesso di pagare l'affitto ad agosto perché non c'è stata risposta alla nostra richiesta di fare dei lavori in casa. Ci è stato detto - spiegano - che se la casa non piaceva più potevamo andarcene". I due mostrano ai cronisti anche una relazione sottoscritta da un tecnico che riscontra le problematiche denunciate dagli stessi affittuari. A metà giugno è fissato l'appuntamento per lo sfratto con forza pubblica e la famiglia non ha idea di dove potrà trasferirsi.

San Jacopino ha da poco scoperto la sua piazza: ma per i commercianti la situazione è peggiorata: "A parte il fatto che si tratta di un'opera orrenda - commenta il titolare di una macelleria - ma poi il sistema del carico e scarico e degli spazi sosta è pensato male. I fornitori non possono fermarsi ed i clienti neppure".

Dello stesso avviso una commerciante che durante i cantieri ha vissuto enormi disagi restando isolata: "Hanno fatto una rotonda dove l'autobus gira a stento e se trova un minimo intoppo si ferma, così già i clienti non possono più fermarsi, a quel punto è proprio il blocco. Ma non è solo una critica per le macchine, mancano anche i posti per i motorini". Una residente che da anni abita in zona è contenta per le panchine in piazza:"I marciapiedi qui sono larghi, ma nelle vie tipo la via Cassia non ci si entra, è sproporzionata la progettazione".

San Jacopino, soffitti che crollano e topi in casa


Per i portavoce del Comitato "Siamo circondati dai cartelli, la pavimentazione si sgretola, arrivano e mettono il cartello, ma l'hanno inaugurata da poco!" esclamano. "Le aiuole sono in stato comatoso - proseguono - per non parlare degli spazi dedicati ai cassonetti dove sono più i rifiuti fuori che quelli dentro".

"La vita è sicuramente cambiata nella zona - spiega il titolare di un'agenzia immobiliare - prima una vera piazza non c'era e dunque adesso si è creata quella presenza nelle ore serali che può aver alterato qualche equilibri anche noi abbiamo trovato vetrine danneggiate e pipì davanti alla saracinesca".

Ne approfittiamo per chiedere una stima sul prezzo del mattone: "Per quanto riguarda il valore degli immobili - risponde l'agente immobiliare - non è possibile dirlo adesso con la crisi imperante, però qualcosa si è mosso: soprattutto in merito ai fondi commerciali che fino a qualche tempo fa erano abbandonati, adesso la richiesta è aumentata e questo è dovuto principalmente alla piazza che richiama l'interesse di locali bar e gelatieri".

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