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Cronaca Centro Storico / Via Palazzuolo

Centro: la “stanza del buco” non chiude

È passato un altro mese: le porte del deposito bagagli restano aperte per chiunque

Doveva trascorrere una settimana e invece è passato un mese. Un altro. Il deposito bagagli Leave the Luggage di via Palazzuolo continua a essere un “porto di mare”, aperto a chiunque, soprattutto a spacciatori e ai loro clienti che entrano dentro con monopattini e bici. Il codice di accesso, promesso dalla proprietaria dopo le proteste, l’ultima la più eclatante risale ormai a marzo, ancora non c’è. E così “la stanza del buco”, come è stata ribattezzata dai residenti esasperati, resta pienamente in funzione. A terra mozziconi di sigarette, qualche lattina, nell’aria invece un forte odore di fumo.

Nei giorni scorsi l’ennesima denuncia social con tanto di foto del Comitato Palomar Palazzuolo, che aveva chiamato in causa l’amministrazione comunale: “Non sono stati capaci nemmeno di esercitare una convincente e assidua moral suasion verso la proprietaria per farle chiudere una porta! Così i tossici hanno consolidato qui un comodo posto dove pipparsi il crack e le altre schifezze che comprano in zona. E alla fin fine, questo loculo sudicio e clandestino è tutto quello che la nostra depauperata società ha da offrire a questi disgraziati di cui a nessuno frega niente”.

In realtà qualcosa dovrebbe cambiare con le novità introdotte dal Regolamento Unesco approvato dal consiglio comunale a fine aprile: “Vengono introdotti l’obbligo di sistemi di accesso regolamentato attraverso documento o badge per i magazzini di custodia e deposito per conto terzi”, si leggeva nella nota del Comune, con l’assessore Bettarini che aveva parlato esplicitamente di impegno preso con i residenti. Ma a distanza di venti giorni, gli effetti ancora non si vedono.

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