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Cronaca

Sesso nelle palestre di yoga: le 'schiave' obbligate a fare test per Aids

Le donne selezionate dai maestri nelle scuole di yoga erano obbligate a sottoporsi periodicamente a test per Hiv, spesso prima di partecipare a raduni internazionali

Le 'schiave' del sesso selezionate dai 'maestri' in scuole di yoga italiane e straniere erano obbligate a sottoporsi periodicamente anche a test dell'Aids (Hiv), del papilloma Virus (Hpv), ad esami generali del sangue, in particolare prima di partecipare a raduni internazionali di yoga che in realtà celavano operazioni legate a pornografia e prostituzione e dove esse dovevano sottoporsi a pratiche sessuali ed omosessuali in scene che quasi sempre venivano filmate. E' quanto emerge dall'inchiesta della procura di Firenze per riduzione in schiavitù, tratta di donne e violenza sessuale che ha nel mirino la rete facente capo al Movimento per l'integrazione dello spirito nell'assoluto (Misa) del guru romeno Gregorian Bivolaru. Dal decreto di perquisizione eseguito in varie città italiane nei giorni scorsi, risulta che per gli inquirenti si era formata in scuole yoga un unico gruppo, assimilabile ad una setta, dove anziché attività culturali, gli indagati erano dediti ad attività criminali finalizzate "alla riduzione e al mantenimento in schiavitù" delle donne - tra cui molte iscritte ai corsi di yoga -, "e alla tratta" delle stesse. Ciò, affermano ancora gli inquirenti, col pretesto di "presunte pratiche yoga per risvegliare femminilità e sessualità".

 In realtà, gli istruttori di yoga, attraverso lezioni di indottrinamento e di iniziazione esoterica, conducevano le corsiste più disposte ad uno stato di prostrazione e di minorità psichica fino a compiere violenza sessuale su di loro. Obiettivo, emerge ancora dalle indagini, era l'avviamento sistematico di coloro che 'superavano' la selezione iniziatica, alla prostituzione e al mercato della pornografia. Grazie ad alcune denunce, è emerso che si sono verificati numerosi casi di segregazione e di isolamento, fino al sequestro temporaneo delle sim card per impedire le comunicazioni con l'esterno, all'imposizione di book fotografici in bikini e quindi, in occasione di raduni particolari, la pretesa dei 'guru' delle scuole che le 'schiave' si presentassero con esami medici aggiornati, così da evitare la trasmissione di malattie infettive tramite i rapporti sessuali, che venivano filmati e venduti. (Ansa)

 

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