rotate-mobile
Cronaca Scandicci

Scandicci: borse e portafogli falsi, la finanza sequestra 13mila oggetti

Gucci, Fendi, Prada, Chanel e Givenchy, contraffatte in una ditta fiorentina che gli uomini delle fiamme gialle, per la cura dei prodotti, hanno battezzato "l’opificio del falso"

La guardia di finanza ha messo a segno l’ennesimo sequestro di merce contraffatta nell’hinterland fiorentino. Questa volta il lavoro degli uomini delle fiamme gialle si è concentrata sui falsi di pregio: dalle borse ai portafogli per arrivare alle cinture. Copiati  Gucci, Fendi, Hermes, Prada, Burberry, Chanel e Givenchy. In tutto i finanzieri hanno ritirato 12.912 oggetti di pelle lavorati e semilavorati “identici” in ogni minimo particolare rispetto agli “originali”. Non solo, i numeri del sequestro parlano anche di 412 metri di tessuto; 32 kg di pelle; 8 kg di minuteria metallica; 3 punzoni per imprimere i marchi Gucci, Fendi, Hermes; 103 punzoni per codifiche alfanumeriche; 6 macchine per pelletteria (2 per cucire, 1 scarnitrice, 1 punzonatrice, 1 incollatrice).

SCANDICCI – I finanzieri del Gruppo di Firenze sono giunti ad individuare “l’opificio del falso” a conclusione di approfondite indagini partite dal controllo di soggetti italiani con “precedenti” per la produzione e commercio di prodotti contraffatti di alta moda. Alla società, situata nella periferia di Scandicci e gestita da un quarantanovenne della zona, lavoravano 2 italiani coadiuvati da un francese (originario del Congo) ed un cittadino originario di Taiwan. Il laboratorio era dotato di macchine ed attrezzature che consentivano il ciclo completo di produzione di borse, cinture e portafogli. All’interno della manifattura sono stati anche rinvenuti disegni e riproduzioni degli ultimi modelli di articoli in pelle delle citate case di moda.

FALSO D’AUTORE – Particolare attenzione era dato ad ogni minimo dettaglio dell’oggetto in pelle: dalle materie prime (alcune borse Hermes erano confezionate con pregiate pelli di alligatore provenienti dagli USA) alla minuteria metallica (fibbie e lucchetti riprodotti con minuziosa precisione e metalli di pregio); dalle buste e scatole per le confezioni ai certificati di garanzia. La lavorazione e le rifiniture delle borse Hermes erano effettuate a mano. I prodotti di pregio, tenuto conto anche dell’alto costo di vendita, erano diretti principalmente al mercato internazionale (Nord America, Est Asiatico, Russia). L’attività lavorativa era svolta principalmente nelle ore serali o notturne e nei week-end, per sfuggire a possibili controlli delle forze dell’ordine.  I quattro soggetti responsabili dell’attività illecita (2 italiani, 1 francese ed 1 taiwanese) sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Firenze per il reato di produzione di merce contraffatta.   

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scandicci: borse e portafogli falsi, la finanza sequestra 13mila oggetti

FirenzeToday è in caricamento