Scuola, finisce l'occupazione al liceo Alberti-Dante
Gli studenti avevano iniziato la loro protesta giovedì
È finita l'occupazione degli studenti del liceo Alberti-Dante. Entrambe le sedi della scuola, sia quella in via Magliabechi 9 che quella in via San Gallo 68 erano state occupate giovedì 14. “Dobbiamo lasciare la scuola – scrivono gli studenti in un comunicato - Una decisione imposta dalla dirigenza, che ha sporto denuncia, che non ha mai instaurato un dialogo con noi”. Resta forte l'amarezza dei ragazzi che interrompono l'occupazione "sebbene non ci sia stata un’effettiva conclusione. Sia noi che le nostre cause sono state trascurate e sminuite" come precisano. Le motivazioni della protesta, oltre a temi di altre occupazioni come lotta al patriarcato, opposizione alla riforma Valditara e questione palestinese, sarebbe da ricercarsi nelle due scuole che, stando agli studenti, lamenterebbero varie problematiche che li avrebbero poi portati ad occupare le strutture per essere ascoltati.
La sede di via Magliabechi
Sarebbero molteplici le problematiche strutturali della sede in via Magliabechi. Tra queste, stando a quanto hanno scritto gli studenti, “la porta antipanico prima del portone su Borgo Santa Croce bloccata con una catena”, “scarse condizioni igieniche”, due aule di infomatiche che non disporrebbero “di un numero sufficiente di computer adeguati per svolgere le attività primarie per gli indirizzi” a cui si aggiungerebbe la mancanza di una terza aula computer “di cui ancora ad oggi non è giunta notizia” e l’aula 13 al secondo piano che avrebbe “buchi sul pavimento”.
La sede di via San Gallo
Non sarebbe senza problemi nemmeno la sede di via San Gallo. “Le luminarie del secondo piano negli anni si sono gonfiate causando varie crepe nel soffitto, questo ha portato numerose infiltrazioni in caso di maltempo e a costante rischio di crollo” dicono gli studenti. I bagni “risultano ancora non funzionanti o chiusi” mentre gli impianti elettrici, “già da settembre – aggiungono - si sono dimostrati difettosi, lasciando l’intero istituto al buio e creando numerosi disagi per lo svolgimento delle lezioni”. A questo si aggiungerebbe poi “il costante stato di deterioramento degli impianti di accesso per le persone con disabilità”.
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