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Cronaca

Riforma sanità, consegnate 55mila firme per il referendum abrogativo

Il comitato referendario esulta: "Vittoria, il referendum si farà". Il presidente della Regione Rossi: "Non temo il voto, non è vero che privatizziamo"

Sono state consegnate ieri in Consiglio Regionale le oltre 55mile firme a sostegno del referendum abrogativo della legge regionale di riforma del sistema sanitario toscano. "Una grande giornata, una vittoria per il comitato promotore", esultano i consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori, tra i promotori della raccolta firme.

“Il Presidente Rossi, l’Assessore Saccardi, il Partito Democratico fino a oggi, invece di accettare un vero confronto sui temi e i contenuti della loro riforma sanitaria, hanno avvallato inspiegabili ostacoli finto burocratici, mettendo a rischio lo svolgimento di un fondamentale istituto democratico di democrazia diretta previsto per legge”, commentano i consiglieri. “Anche stamani abbiamo vissuto una giornata surreale con nessun ufficio regionale disposto ad accogliere i plichi con le firme del comitato. Soltanto gli interventi diretti del Presidente del Consiglio Giani e del garante professor Merlini hanno sbloccato la situazione".

"Il nostro impegno non finisce qui, da oggi chiederemo l’accelerazione delle procedure per lo svolgimento dei referendum regionali. Già ai tempi del refe­ren­dum sull’acqua abbiamo assi­stito alla netta divaricazione tra mag­gio­ranza sociale e mag­gio­ranza poli­tica, anche stavolta vinceremo contro chi vuol distruggere la sanità toscana".

Il presidente della Regione Enrico Rossi, da parte sua, ha oggi risposto alle accuse del comitato referendario. "Non temo il voto del referendum. Non è vero che la riforma privatizza la sanità".

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