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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Sant'Orsola

Ok definitivo, dopo decenni di abbandono rinasce il Sant'Orsola. Nardella: "Obiettivo storico" / LE IMMAGINI

La proprietà resta pubblica, ma i francesi di Artea l'avranno in concessione per 50 anni. Plauso da Fratelli d'Italia per targa e museo in ricordo degli esuli istriano giuliano dalmati

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato ieri a maggioranza il progetto unitario convenzionato fra palazzo Vecchio, Città metropolitana e Artea per il recupero dell'ex convento Sant'Orsola, in pieno centro storico, rimasto in stato di abbandono e degrado totale per oltre quaranta anni.

Alla società francese Artea vengono affidati in concessione, come riporta l'agenzia Dire, per 50 anni gli spazi, con un impegno a preservarne la fruizione a beneficio del quartiere di San Lorenzo e della città.

Il complesso accoglierà molteplici attività: una scuola d'arte e di design, ristoranti e caffè, botteghe di artigiani e atelier d'artisti, una foresteria connessa alle attività didattiche, spazi di coworking, start-up culturali, formazione professionale e artistica, attività di ricerca ma anche spazi per mostre e concerti.

"Era uno dei punti fondamentali del programma di mandato, uno dei buchi neri e delle piaghe nella città di Firenze in pieno centro, un immobile abbandonato da anni con diversi tentativi andati a vuoto. Questa è la volta buona, è l'ultimo via libera amministrativo alla convenzione con la Città metropolitana e la società francese per la realizzazione della nuova Sant'Orsola", esulta il sindaco Dario Nardella.

"È un obiettivo storico. Nessuno ci credeva, l'abbiamo portato in fondo grazie alla collaborazione fra pubblico e privato. Ci tengo a dire che non sarà un'operazione di speculazione edilizia o immobiliare. Si recupererà un bene immobile, rimarrà nella proprietà pubblica (pur in concessione per mezzo secolo, ndr) e soprattutto avrà una vocazione di interesse pubblico legata al quartiere, ai giovani, alla formazione, all'artigianato, alle tradizioni locali e alla cultura. È una grandissima operazione - conclude Nardella - di rilancio e rigenerazione urbana di quello che era un bubbone abbandonato nel centro della città".

“Finalmente rinasce uno spazio multifunzionale dopo decenni di abbandono, un vero buco nero. Rimaniamo perplessi per la penuria di parcheggi e scettici per i punti di raccolta dei rifiuti. I cassonetti interrati saranno in due punti, ma saranno sufficienti per tutte le attività che si aggiungono al vicino Mercato Centrale? Soddisfazione invece per la memoria degli esuli istriano giuliano dalmati: oltre la targa, sarà presente anche un piccolo museo memoriale che ricorderà il luogo dove sono stati accolti dopo la Seconda guerra mondiale”, commentano i consiglieri di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi.

Voto 'sì' alla delibera per il recupero di Sant’Orsola anche dal consigliere Andrea Asciuti, del gruppo misto, ex Lega, ex Italexit e ora aderente al movimento 'Indipendenza' lanciato dall'ex An Gianni Alemanno. “Quella struttura era una cicatrice nel quartiere di San Lorenzo. Bene il progetto, l’unica nota dolente è la lunghissima concessione, cinquanta anni, ad Artea, una società immobiliare francese, sicuramente avrei preferito una società italiana", commenta Asciuti.

Più critici i consiglieri di Sinistra progetto comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, che chiedevano con un emendamento di togliere il permesso di aprire la foresteria al turistico ricettivo (di fatto un albergo a tempo) per 60 giorni l'anno: emendamento respinto dal Pd assieme agli altri otto presentati dai due consiglieri.

LE IMMAGINI - Presentato il progetto, come sarà Sant'Orsola

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