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Reperti archeologici sottratti, i carabinieri li restituiscono alle ambasciate di Ecuador e Panama

Appartenevano un professionista recentemente deceduto, ma erano privi di documentazione sulla lecita provenienza

Nove manufatti in ceramica e una scultura zoomorfa sono state consegnate dai carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale alle ambasciate in Italia di Ecuador e Panama. I reperti, privi di documentazione che ne attestasse la lecita provenienza, facevano parte della collezione privata di un professionista deceduto.

L’attività investigativa dei militari è nata in seguito ad una segnalazione della Soprintendenza di Firenze-Prato-Pistoia ed ha permesso di sequestrare con decreto emesso dall’Autorità giudiziaria dieci pezzi, nove dei quali sono stati consegnati alla ambasciata dell’Ecuador. Alla rappresentanza panamense, invece, è stata restituita una coppa integra in ceramica, in stile “Lagarto”, delle dimensioni di 10x8x4 cm, risalente ad un periodo massimo tra il 1000-1200 d.C. riconducibile alla cultura dei Gran Chiroquì, del valore di circa 5mila euro. 

“La restituzione odierna testimonia l’importanza dei rapporti internazionali consolidatisi nel tempo tra le forze di polizia nonché tra i rispettivi ministeri della cultura - si legge in una nota dell’Arma - Fondamentale per il buon esito delle indagini, il lavoro di catalogazione e censimento delle immagini fotografiche dei beni culturali da ricercare che confluiscono quotidianamente nella 'Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti' del ministero della cultura, gestita dai carabinieri dell’Arte: il database più grande al mondo nel suo genere, con oltre 1.3 milioni di file relativi a opere da ricercare”.

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