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Cronaca

Province, ok a legge su riordino personale: in mille passano alla Regione

La legge approvata ieri dal Consiglio regionale. Bugli: "Siamo la prima Regione ad approvare la legge sul riordino del personale e probabilmente l'unica a rispettare i termini"

Quasi mille dipendenti passano dalle Province alla Regione: 977 per l'esattezza, che potrebbero comunque rimanere a lavorare nelle stesse città dove oggi sono impiegati visto che lì saranno mantenuti uffici territoriali. Mille dipendenti che si aggiungeranno ai circa duemilasettecento, assemblea regionale compresa, in forza adesso all'ente.

Sono un quarto dei poco meno dei 4mila dipendenti che contavano le nove province toscane e la città metropolitana fiorentina: sono esclusi quanti andranno in pensione entro il 2016 e che resteranno alle Province fino al pensionamento. Altri 75, se le Province daranno il nullaosta, si aggiungeranno da qui alla fine del mese, con un atto stavolta di giunta.

Con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione del gruppo Sì Toscana a Sinistra e il voto contrario delle altre forze di opposizione, il Consiglio regionale ha approvato ieri la legge di riordino delle funzioni provinciali con l’elenco del personale trasferito alla Regione.

Il Consiglio ha accolto una serie di emendamenti presentati dal capogruppo Pd Leonardo Marras, che riguardano l’ampliamento di competenze della conferenza dei comuni, i servizi già presenti sul territorio di cui occorre garantire la continuità, le attività che sono svolte congiuntamente dall’ufficio del comune capoluogo e dagli uffici dei comuni limitrofi.

Con le norme approvate sarà possibile integrare il personale da trasferire alla Regione anche estendendo la procedura a tutto personale delle province e della città metropolitana.

Per la polizia provinciale, l’osservatorio può prevedere che l’immissione dei dati degli agenti nel portale della mobilità sia fatta successivamente alla definizione delle convenzioni. Vengono inoltre ampliati i momenti di confronto con le organizzazioni sindacali e le informative specifiche.

"Siamo stati la prima Regione a dotarsi di una legge di riordino per risolvere il nodo del riassorbimento delle funzioni e del personale delle Province – spiega l'assessore al rapporto con gli enti locali Vittorio Bugli -. Saremo probabilmente l'unica Regione a rispettare i termini entro il 31 ottobre: una scelta anche coraggiosa e per adesso unica, un modello a cui probabilmente si rifaranno altre Regioni molto più indietro nel percorso istituzionale".

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