rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Nuova protesta / Centro Storico / Piazza del Duomo

Medici e personale sanitario in piazza: “Situazione insostenibile, difendere sistema pubblico in disfacimento” / FOTO

Sit in davanti alla Regione, nel mirino la legge di bilancio e non solo: “Non vogliamo andare in pensione a 72 anni”

Sciopero del personale sanitario, questa mattina, con presidio davanti alla sede della Regione, a pochi giorni dall’approvazione del bilancio. Un sit in per difendere il servizio pubblico universale da un lato, “7 italiani su 10 in povertà sanitaria”, “la salute non è una merce”, si legge sui cartelli dei manifestanti, e gli stipendi e le pensioni dei lavoratori dall’altro. Un'onda lunga di una protesta che va avanti da mesi.

Oggi a incrociare le braccia sono le sigle Aaroi Emac (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani/Emergenza area critica), Fassid (Federazione AipacAupi-Simet-Sinafo-Snr), Fvm (Federazione veterinari medici e dirigenti sanitari) e Cisl medici. 

“Nelle strutture toscane la situazione è insostenibile”

“I medici hanno ritenuto di scioperare per il rinnovo del contratto, per la carenza di personale e soprattutto perché vengono penalizzati dal punto di vista pensionistico. Il decreto che è intervenuto non ha sanato completamente questo aspetto”, spiega Ciro Recce, segretario regionale della Cisl Toscana.  “A livello regionale - aggiunge - da tempo denunciamo una situazione insostenibile: lunghe file ai pronto soccorso, posti letto che non ci sono, reparti che chiudono”.

I dubbi sul payback, “ma no ad aumento Irpef”

“L’ipotesi della Regione di aumentare le tasse ai cittadini con l’addizionale Irpef ci trova fortemente contrari, non ci stiamo e faremo il possibile per evitare che questo accada”, presegue il segretario Cisl.

Per far quadrare i conti resta però da sciogliere il nodo del payback, con il presidente Giani che dovrebbe incontrare il ministro della Salute Schillaci per fare finalmente chiarezza e capire se la Toscana potrà contare o meno su quelle risorse, sulla base di un meccanismo che chiama le aziende produttrici di dispositivi medici a compartecipare all’eventuale sforamento del tetto di spesa in sanità.

“Ci sono Regioni che non hanno applicato questa legge perché ci sono sentenze che la giudicano illegittima e incostituzionale, la Toscana invece l’ha messa a bilancio. Verificheremo se ci sono le condizioni, ma abbiamo molti dubbi. In caso contrario però, anziché cercare risorse dai cittadini che sono allo stremo sarebbe opportuno pensare a politiche di risparmio vero che consentano alla sanità di ripartire in modo diverso”.

“Sistema sanitario in disfacimento, no pensione a 72 anni”

“Siamo in piazza per difendere un sistema sanitario in completo disfacimento, per avere il personale necessario a svolgere il nostro lavoro e per non dover andare in pensione a 72 anni”, attacca Luigi De Simone, anestesista. “Servono più risorse anche da Roma. Meloni dice che non c’è nessun taglio? Non è vero, basta vedere la percentuale sul Pil, che è in calo, in uno Stato che già oggi destina alla sanità una quota di soldi ben al di sotto della media europea”.

Al presidio in piazza Duomo c'era anche il responsabile sanità del Pd toscano, Marco Niccolai:  "Proprio poche ore fa la legge Finanziaria ha avuto il via libera della commissione Bilancio al Senato. Il testo licenziato non contiene l'aumento del Fondo sanitario Nazionale che avevamo chiesto e non prevede un aumento di assunzioni. Senza questi elementi le Regioni, anche quelle virtuose come la nostra, hanno le armi spuntate ad esempio nell'affrontare le liste d'attesa. Siamo a fianco dei medici perché da parte nostra vediamo anche noi nella prossima manovra del Governo un varco verso la privatizzazione della sanità attraverso l'impoverimento di quella pubblica”.

Sit in personale sanitario 18 dicembre

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Medici e personale sanitario in piazza: “Situazione insostenibile, difendere sistema pubblico in disfacimento” / FOTO

FirenzeToday è in caricamento