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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Pelù contro Renzi, capitolo III: "Come sindaco fa cacare"

Il cantante torna sul sindaco di Firenze esprimendo un giudizio durissimo. "Renzi di sinistra non ha nemmeno il piede, la mano ed il resto della parte sinistra. La parte sinistra del corpo gli manca proprio"

Piero Pelù contro Matteo Renzi, e tre. Questa è infatti la terza stoccata che il cantante dei Litfiba lascia partire contro il sindaco di Firenze. Anche stavolta, con toni non proprio da galateo, Pelù va a pesare il lavoro come amministratore locale portato avanti dal sindaco.  E non manca, nell’intervista a La Zanzara di Radio 24, qualche commento anche su trascorso e scelte del primo cittadino attualmente in lizza per la segreteria del Pd.

PELU CONTRO RENZI: "HA GIA' TANTI ARTISTI CHE GLI LECCANO IL C..."

“E già come presidente della provincia qualche bel disastro l'ha combinato. E' stato estremamente allegro nella gestione del denaro pubblico. E' uguale agli altri. Dicono sia il male minore, ma con questa storia ce lo mettono in c...".

PELU E RENZI: BOTTA E RISPOSTA

"Renzi mi fa molta paura. E' un berluschino cresciuto con Mediaset nel sangue. E' veramente perfetto per gli italiani, per la massa degli italiani. Svegliatevi!". Così il cantante fiorentino ai microfoni dell'emittente. "Renzi - dice ancora Pelù - di sinistra non ha nemmeno il piede, la mano ed il resto della parte sinistra. La parte sinistra del corpo gli manca proprio. E' solamente un grande centro. E' sempre stato democristiano. Vuole piacere a tutti".

E su questa linea da 'tritasassi': "E' berluschino anche nella scelta delle deputate. Quella Maria Elena Boschi è carina, bona, se l'è scelta bene. Non è mica un bischero...E' possibile che quando uno diventa famoso deve per forza passare per certe riviste come Chi?". "Come sindaco - dice ancora - mi ha fatto cacare. E già come presidente della provincia qualche bel disastro l'ha combinato. E' stato estremamente allegro nella gestione del denaro pubblico. E' uguale agli altri. Dicono sia il male minore, ma con questa storia ce lo mettono in c...".

JOVANOTTI - Il cantante fiorentino non si risparmia neanche su un suo collega toscano: "In questi anni Jovanotti non ha mai smesso di saltare sul carro prima di D'Alema poi di Veltroni. Ora di Renzi".  "Basta ricordare - continua Pelù - quando Jovanotti a Sanremo fece il rap dedicato a D'Alema. Ogni artista dovrebbe stare il più possibile al di fuori dei giochi della politica. La politica è capace solo di sfruttare l'immagine degli artisti per poi dar loro un calcio nel culo nel momento più opportuno".

Per poi chiudere con mesto giudizio sul centrosinistra:"Il Pd è diventato l'acronimo di un moccolo, è l'acronimo di una bestemmia. L'ho votato per anni e anni e ne sono rimasto estremamente deluso".

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