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Cronaca

L’Ordine degli avvocati di Firenze: "Al fianco del popolo iraniano"

Il presidente Sergio Paparo: “L’Ordine è da sempre impegnato contro ogni forma di discriminazione ed a difesa dei diritti”

Diritti umani, pari opportunità, il ruolo dell’Avvocatura nelle battaglie universali. Un impegno che si rinnova, quello dell’Ordine degli avvocati di Firenze, anche attraverso il comitato pari opportunità. Tra le soluzioni individuate quella del dialogo, dell’apertura al territorio ed alla società civile.

Questo lo spirito che ha mosso la tavola rotonda, ospitata presso l’auditorium del Palazzo di Giustizia, occasione che ha visto la partecipazione del comitato pari opportunità del Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello di Firenze, del Movimento “Donna, Vita, Libertà” e l’Associazione “Donne libere iraniane".

“Giornata di Solidarietà al Popolo iraniano” è il titolo dell’iniziativa che attraverso la formula della testimonianza diretta ha permesso di avere una nuova, ulteriore prospettiva sulle sfide da combattere.

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Presenti anche studenti iraniani degli atenei di Firenze e Pisa. In collegamento anche l’avvocato Musa Berzin con la propria esperienza di legale iraniano, confinato in Turchia.

Sull’iniziativa si il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Firenze, Sergio Paparo: “Doveroso esserci. L’Ordine è da sempre impegnato in iniziative a tutela dei diritti umani. Anche in questa consiliatura abbiamo costituito la Commissione Affari Internazionali con cui ci occuperemo anche di queste questioni. Lo abbiamo fatto in passato e continueremo a farlo.”

"Non possiamo restare impassibili rispetto  alle vicende che stanno interessando il popolo iraniano - le parole della Presidente del comitato pari opportunità del Coa di Firenze, Cristina Moschini - Come Comitato Pari Opportunità vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a tutte le donne che stanno lottando per vedere tutelati i propri diritti. Abbiamo scelto di farlo in rete, coinvolgendo le associazioni, gli studenti iraniani, per lasciare segno tangibile di una battaglia che non deve apparire come qualcosa di lontano. Ognuno deve dare il proprio contributo".

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